VERITA' E FALSITA' NELLE APPARIZIONI MARIANE E ARTICOLI SULLA BEATA VERGINE MARIA.

giovedì 6 agosto 2009

Ombre su Medjugorje: il Papa riduce allo stato laicale Padre Tomislav Vlasic


Ombre su Medjugorje: il Papa riduce allo stato laicale Padre Tomislav Vlasic, la guida spirituale dei ‘veggenti‘ accusata di eresia, manipolazione delle coscienze e violazione del sesto Comandamento



CITTA’ DEL VATICANO - Esce di scena, portandosi dietro la minaccia di scomunica da parte del Papa e le accuse infamanti di eresia, manipolazione delle coscienze, misticismo sospetto e, persino, di aver avuto rapporti sessuali con una suora, il francescano Tomislav Vlasic, che nel 1981 diede vita al fenomeno Medjugorje in qualita' di 'padre spirituale' dei sei ragazzini che improvvisamente cominciarono a riferire di vedere ogni giorno la Madonna. Vlasic non ha aspettato di essere scomunicato ed ha giocato d'anticipo: ha dato formalmente le dimissioni nel marzo scorso, anche se la notizia e' trapelata solo in questi giorni. Un brutto colpo per l'immagine di Medjugorje, paesino dimenticato sulle colline dell'Erzegovina, divenuto dagli inizi degli anni Ottanta uno dei luoghi mariani piu' frequentati del mondo, una calamita per milioni di devoti che vi si recano nonostante la Chiesa non l'abbia mai riconosciuto come sede di eventi ''soprannaturali''. Anzi, il Vaticano ha guardato sempre con diffidenza a quelle apparizioni mariane cosi' puntuali, ogni giorno alle 17.00, che continuano tuttora, almeno a sentire i racconti dei veggenti, diventati adulti e sparpagliati in tutto il mondo: piu' di 40 mila visioni e non ''sembrano avere fine'', come osservo', in una visita ad Limina in Vaticano nel 2006, l'attuale vescovo della diocesi, quella di Mostar, Monsignor Ratko Peric. Le accuse mosse da Benedetto XVI, attraverso la Congregazione per la Dottrina della Fede, contro il 'padre spirituale' del grande fenomeno mistico, sono dunque gravissime: ''Diffusione di dubbia dottrina, manipolazione delle coscienze, sospetto misticismo, disobbedienza verso gli ordini legittimamente costituiti e atti contro il 'sextum' (contro il Sesto Comandamento)''. A renderle ancora piu' fosche vi e' una frase dell'ex dicastero di Ratzinger che ha il sapore di una sentenza: i peccati di cui e' imputato il frate sono stati commessi ''nel contesto del fenomeno di Medjugorje''. Con l'uscita di scena di Vlasic, Medjugorje chiude un altro capitolo nella sua storia, scandita dai successi e dal fascino esercitato sui credenti e dai sospetti suscitati nell'apparato della Chiesa. Gia' agli inizi, l'allora vescovo diocesano, il defunto Monsignor Pavao Zanic, accuso' Vlasic e gli altri francescani di essere impostori: la Madonna, nelle sue apparizioni ai bambini, non mancava mai di criticare i comportamenti delle autorita' ecclesiastiche del posto e di esaltare invece le gesta dei frati che, dal loro convento, gestivano i pellegrinaggi. Nel 1984, mentre a Medjugorje fioriva il turismo religioso, Vlasic prese carta e penna per autocelebrarsi con Papa Giovanni Paolo II come colui che, ''attraverso la Divina Provvidenza, guida i veggenti''. La Chiesa invio' in quegli anni tre commissioni in loco, che non riuscirono a trovare nessun supporto alle affermazioni sugli incontri giornalieri con la Madonna; nel 1991 i vescovi della Jugoslavia sancirono che non si poteva parlare di ''apparizioni soprannaturali o rivelazioni''. Tutt'oggi, i fenomeni di Medjugorje ''sotto giudizio''. Nel 1985, il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, proibi' ogni pellegrinaggio ufficiale, diocesano o parrocchiale al sito religioso. Lascio' tuttavia la liberta' ai singoli cattolici di recarsi a Medjugorje anche in compagnia di preti. Divenuto Pontefice, Benedetto ha quindi proseguito le indagini fino al verdetto finale contro il grande regista dell'ultima epopea mistica balcanica. L'ennesima tappa di una vicenda con troppi punti oscuri, dalla presunta inconsistenza teologica dei messaggi che la vergine affiderebbe ai 'veggenti', al giro d'affari 'sospetto' che riguarderebbe sin dai primi anni Ottanta la piccola località della Bosnia Erzegovina. Per gli scettici, Medjugorje e' tutta una montatura, un'invenzione dei sei 'veggenti'; per chi chi crede nelle apparizioni, non solo e' tutto vero, ma prima o poi dovrebbero essere addirittura svelati alcuni segreti affidati dalla Vergine Maria al gruppo di 'mistici'. Cosi', tra 'falchi' e 'colombe', continua la battaglia sull'autenticita' delle apparizioni, in attesa del giudizio finale del Vaticano. Intanto, come si potra’ notare dall’intervista realizzata un anno fa e riproposta nell’apposita Area di questo giornale, anche chi come Padre Renè Laurentin, uno dei più importanti mariologi del mondo, era propenso a credere alla veridicità del fenomeno Medjugorje, adesso muove qualche passo indietro.


http://www.papanews.it/news.asp?IdNews=12738

mercoledì 3 giugno 2009

MEDJUGORJE DAL SITO NOSTRASIGNORADILOURDES

Medjugorie

MEDJUGORJE: Il Papa ha iniziato il giro di vite sul più grande santuario Cattolico illegale al mondo con la sospensione del sacerdote al centro delle affermazioni che la Vergine Maria sarebbe apparsa più di 40000 volte.



Benedetto XVI ha autorizzato ‘rigide misure disciplinari e cautelative’ contro Padre Tomislav Vlasic, l’ex ‘direttore spirituale’ di sei bambini che affermarono che la Madonna sarebbe loro apparsa a Medjugorje, nella Bosnia.

Il prete Francescano è stato sospeso dopo essersi rifiutato di collaborare nelle accuse di scandalosa immoralità sessuale ‘aggravata da motivazioni mistiche’. E’ stato anche accusato della “diffusione di dubbie dottrine, manipolazione di coscienze, sospetto misticismo e disobbedienza verso ordini dati legittimamente”.


Padre Vlasic era una figura centrale nella promozione delle apparizione che sarebbero iniziate nel 1981 e continuerebbero ancora oggi.

Nel 1984 vantava con Giovanni Paolo II di essere colui ‘ che attraverso la divina provvidenza guidava i veggenti di Medjugorje’ e i veggenti stessi affermarono che la Vergine disse loro che Vlasic era un santo vivente.

Ma il sacerdote Bosniaco passò in secondo piano quando emerse che aveva avuto un bambino con una suora chiamata Suor Rufina, ed ha successivamente rifiutato di abbandonare il suo ordine per sposarla ma l’ha invece pregata di non denunciarlo.

Padre Vlasic si è poi spostato a Parma, in Italia, dove ha dato il via a una comunità religiosa mista di uomini e donne, chiamata Regina della Pace, che era dedicata alle apparizioni di Medjugorje.

Medjugorje è cresciuta fino a diventare il più visitato santuario Cattolico non autorizzato nel mondo, attraendo centinaia di migliaia di pellegrini ogni anno, compresi molti dal Regno Unito e dall’Irlanda.

I vescovi locali, tuttavia, convinti dell’impostura nel 2006 si lamentarono direttamente con Papa Benedetto XVI. Questo ha dato il via ad un’indagine Vaticana che ha puntato i riflettori nel ruolo di Padre Vlasic.

Il sacerdote è stato sospeso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede dopo aver rifiutato di collaborare con le indagini sulla sua condotta, ‘giustificando invece sé stesso citando la sua attività zelante’ nell’instaurare comunità religiose e costruire chiese nella zona di Medjugorje.

Il decreto confermante la sua sospensione è stato firmato con approvazione del Papa dal Cardinale William Levada, prefetto della CDF, e Padre Jose Carballo, Ministro Generale dell’Ordine Francescano dei Frati Minori.

Confina Padre Vlasic in un monastero Francescano in Italia e gli impedisce di contattare la comunità Regina della Pace o i suoi avvocati senza il permesso del suo superiore. Gli è stato fatto divieto di apparire in pubblico, predicare e ascoltare confessioni e dovrà dichiarare una solenne professione della fede Cattolica.

Il Vaticano ha avvertito Padre Vlasic che sarà scomunicato nel caso in cui violasse una qualunque proibizione.

Il provvedimento era stato preso precedentemente quest’anno, ma è stato reso pubblico questa settimana dal Vescovo di Mostar, Ratko Peric, su richiesta del Vaticano, per informare la popolazione locale dello stato del sacerdote.

Padre Vlasic è il secondo consulente spirituale dei veggenti ad essere sospeso dal suo ministero. L’altro,Padre Jozo Zovko, fu sospeso dal Vescovo Peric nel 2004.

Rappresenta un enorme colpo per milioni di sostenitori di Medjugorje in tutto il mondo che speravano che l’indagine Vaticana legittimasse il Santuario.

Nel corso dell’anno, il Vescovo Italiano Andrea Gemma denunciò le affermazioni su Medjugorje come ‘opera del demonio’ e aveva anticipato che ‘il Vaticano sarebbe intervenuto presto con qualcosa di esplosivo per smascherare una volta per tutto chi c’è dietro questo inganno’.

Il fenomeno ebbe inizio il 25 Giugno del 1981 quando sei bambini - Mirjana Dragicevic, Marija Pavlovic, Vicka Ivankovic, Ivan Dragicevic, Ivanka Ivankovic and Jakov Colo - raccontarono a un sacerdote di aver visto la Vergine su una collina vicina al loro paese.

Tre commisioni Ecclesiastiche non trovarono alcun riscontro che confermasse le loro affermazioni e i Vescovi della ex-Jugoslavia dichiarano infine che ‘non poteva essere affermato che si trattasse di apparizioni e rivelazioni soprannaturali’.

Nel 1985 il Cardinale Joseph Ratzinger - ora Papa Benedetto - vietò i pellegrinaggi al luogo, ma questo è stato ampiamente ignorato. Invece i veggenti sono cresciuti economicamente, a seguito delle loro dichiarazioni - e con loro anche il paese, che è prosperato grazie alla ‘corsa all’oro della Madonna’.

Alcuni oggi posseggono eleganti case dirigenziali, con giardini immacolati, doppio garage, cancelli di sicurezza e uno di loro ha un campo da tennis.

Posseggono anche macchine costose e si sono sposati - uno di loro, Ivan Dragicevic, con una ex-regina di bellezza Americana.



http://www.associazionenostrasignoradilourdes.com/content/view/81/1/

Medjugorje visto da laici


Medjugorje visto da laici

«Fin dall’inizio avvisai i francescani che dovevano aspettare il giudizio della Chiesa... I capi degli eventi, però, miravano a portare le masse a Medjugorje quanto prima possibile, per fare un mucchio di denaro con la propaganda e strumentalizzare la Madonna nella loro battaglia contro il vescovo. Hanno confezionato “miracoli” riguardanti il sole, hanno citato centinaia di inesistenti guarigioni, e hanno detto di tutto vedendo che i fedeli credevano a tutto...» (Monsignor Pavao Zanic, 1990).


«I tanti “messaggi” attribuiti alla Madonna di Medjugorje sono semplici invenzioni... La nostra fede non può essere frutto della fantasia e dell’allucinazione... A Medjugorje c’è il concreto pericolo che la Madonna e la Chiesa si “privatizzino”, che i fedeli immaginino la Madonna e la Chiesa secondo i propri gusti, percezioni e a piacimento...» (Monsignor Ratko Peric, 2004).

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Marco Corvaglia - "MEDJUGORJE è tutto falso " (ANTEPRIMA € 19) 285 Ottobr
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MEDJUGORJE è tutto falso

Marco Corvaglia

MEDJUGORJE è tutto falso

DAL 19 OTTOBRE, IN TUTTE LE LIBRERIE
EDIZIONI ANTEPRIMA / ISBN 978-88-88857-17-6 / pagg. 288 / euro 19,00 /

Una volta Medjugorje era un piccolo villaggio desolato al di là del mare Adriatico. Ma dopo il 24 giugno 1981, il giorno in cui sei ragazzi affermano di aver visto la Madonna sul Podbrdo, la sua vita è cambiata. Oggi è una delle capitali mondiali del turismo religioso, in grado di accogliere ogni anno più di un milione di pellegrini provenienti da tutto il mondo.

Che cosa c'è però dietro al presunto fenomeno delle apparizioni? E quanto sono credibili i racconti e gli studi che negli anni si sono susseguiti e hanno cercato di far luce su di esso?

Se la gerarchia cattolica ha assunto fin dall'inizio un atteggiamento di grande prudenza, il popolo dei credenti si è diviso: da una parte vi è chi non mette in dubbio la soprannaturalità di quegli eventi, dall'altra chi sospetta l'inganno.

Ma è davvero impossibile arrivare, sulla base dei dati disponibili, a una conclusione minimamente fondata?

L'autore di questo libro pensa che la verità sia a portata di mano - se soltanto si vuole vederla. Nella ormai amplissima letteratura dedicata alle apparizioni è in realtà tutto scritto: le ambiguità, le contraddizioni, le bugie dei protagonisti della vicenda sono palesi, e inoppugnabili.

Una particolare attenzione meritano quelle che per un quarto di secolo hanno costituito l'asso nella manica dei fautori di Medjugorje: le indagini scientifiche condotte da vari gruppi di studio. Per la prima volta vengono esaminati criticamente e compiutamente i test e le perizie mediche che dimostrerebbero la sincerità dei veggenti e l'inspiegabilità dei fenomeni. Purtroppo, non c'è un solo dato che resista a un'analisi attenta.


Marco Corvaglia: «Ai cosiddetti test "scientifici" ho dedicato circa un terzo del mio lavoro. Ho portato avanti un minuzioso esame che nessuno aveva mai tentato fino a ora. Quello che posso dire, sinteticamente, è che appare singolare il modo in cui tali test sono stati eseguiti, stupefacente il modo in cui sono stati interpretati, sconcertante il modo in cui la propaganda li ha presentati.»


Tra i tanti «scandali» nati intorno al fenomeno Medjugorje, viene inoltre qui svelato e documentato quello (fin ora accuratamente tenuto nascosto in Italia) della comunità religiosa statunitense fondata per «volere» della Madonna di Medjugorje, ancor oggi propagandata e frequentata da alcuni dei veggenti. Essa è in realtà un'impresa multimilionaria, il cui fondatore è stato condannato a pagare cospicui risarcimenti agli ex adepti, che l'hanno accusato di averli sottoposti a indottrinamenti, condizionamenti psicologici, e di aver così estorto loro ingenti somme di denaro.


«Accuse di lavaggio del cervello e riciclaggio di denaro colpiscono un gruppo religioso della zona mentre alcuni sfortunati membri abbandonano la Caritas nata nel 1987 nella contea di Shelby per promuovere l'esperienza di Medjugorje, il villaggio dell'Europa orientale in cui sei ragazzi hanno affermato di vedere la Vergine Maria.
Oggi la Caritas è cresciuta fino a diventare un'impresa multimilionaria, con famiglie che vivono lì tutto l'anno, un'agenzia viaggi che offre pellegrinaggi a Medjugorje, in Bosnia-Erzegovina, un ramo editoriale e anche una fattoria.
[.] «La filosofia di Terry è quella di non rispondere a chi dice cose cattive sul suo conto - ha detto Joseph Ritchey, un avvocato di Birmingham che cura gli interessi della Caritas -. Ritiene che rispondendo alle critiche darebbe credibilità alle denunce. [.] Non credo che ci sia qualcosa di terribile lì, altrimenti non li rappresenterei.»
Sara Foss, 26 marzo 2001, «Birmingham Post-Herald»



Insomma, il fenomeno Medjugorje è figlio di una straordinaria macchina di propaganda, soprattutto locale, ma non solo, talvolta mossa da superficialità altre manovrata in vera e propria malafede, che ha fatto leva su un fenomeno falso per riaccendere le tiepide fedi dei credenti e per rilanciare economicamente l'industria turistica del paese, e non solo.



dal libro
Singolari consigli per la lettura

La Gospa [La Signora, in croato] sa ricompensare lo zelo che Laurentin [teologo mariano e autore di innumerevoli opere su Medjugorje] ha ripetutamente dimostrato nel difenderla.
Lo stesso mariologo francese ci informa che, il 1º agosto 1984, alla domanda (posta alla Gospa, tramite Marija, da un francescano di Belgrado) «Quale messaggio hai per noi sacerdoti?» seguì la risposta: «Fate leggere ai preti il libro di padre Laurentin e diffondetelo» (risposta registrata in video).
Ovviamente ciò ha suscitato ilarità in chi ha almeno un po' di spirito critico e allora Laurentin si è difeso affermando che non era sua intenzione gloriarsi di quella «sponsorizzazione». Ha aggiunto anzi: «Conoscendo molti veggenti, non sono contento quando, molto raramente, qualcuno di loro ritiene opportuno accordarmi degli elogi da parte della Madonna. Ho sempre paura che questo tipo di elogi siano dettati dal desiderio di entrare nelle mie grazie».
Stavolta ha fatto centro, padre Laurentin.
Comunque la Gospa non si è dedicata a stranissime promozioni editoriali solo nella circostanza appena raccontata.
Ancor più significativo del precedente è il caso di una biografia di Gesù, intitolata Il poema dell'Uomo-Dio, scritta, su presunta ispirazione divina, dalla mistica Maria Valtorta. L'opera si è diffusa tra i seguaci di Medjugorje, sin dal 1982, quando, come vedremo, vi era stata una approvazione della Madonna, comunicata attraverso Marija. Tuttora è considerata un cult nell'ambiente, tanto è vero che nel corso della seconda metà del 2006 Radio Maria ne ha trasmesso una lettura a puntate.
La stranezza consiste nel fatto che la prima edizione di questo libro fu inserita, nel 1959, nell'Indice dei Libri Proibiti dalla Chiesa Cattolica.
Il 31 gennaio 1985 l'allora cardinale Joseph Ratzinger, in qualità di prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, scrisse una lettera indirizzata all'arcivescovo di Genova, Giuseppe Siri, in cui definiva l'opera in questione espressione di «una ben nota categoria di malattie mentali». Il futuro papa Benedetto XVI proseguiva dicendo che


gli elementi introdotti nella seconda edizione non cambiano la natura dell'opera, che è costituita da una montagna di puerilità, fantasie, falsità storiche ed esegetiche, diluite in un'atmosfera sottilmente sensuale, a causa di uno stuolo di donne al seguito di Gesù. Nel complesso si tratta di un cumulo di elementi pseudoreligiosi. Pertanto, anche per la seconda edizione, il giudizio di condanna da parte della Chiesa rimane valido.


Pur essendo stato ufficialmente abolito, per il cardinale Ratzinger l'Indice dei Libri Proibiti «conserva tutta la propria autorità morale».
Padre Philip Pavich, un francescano statunitense di origini croate, che viveva a Medjugorje ormai da cinque anni, il 4 ottobre 1991 volle comunicare tramite fax ai Medjugorje Center che si trattava di un testo messo all'indice e che non era possibile che la Madonna lo approvasse: chiedeva quindi che non fosse più venduto. Allegò anche la lettera di Ratzinger.
Ecco cosa accadde, nelle parole dello stesso Pavich: «Invece di ringraziarmi, si infuriarono per quello che avevo fatto. Non tolleravano che io sfrontatamente contraddicessi la Madre di Dio. "Se non credi alla Valtorta, allora non credi a Medjugorje": questo è ciò che mi dicevano».
Nel marzo 1992, quando Marija era negli Stati Uniti per una serie di incontri con i fedeli d'oltreoceano, fu ospite, a New Orleans, di una puntata del programma Focus, trasmesso dalla rete EWTN. Era accompagnata da padre Slavko Barbarić, il francescano carismatico diventato direttore spirituale dei veggenti dopo l'allontanamento di Vlasić (comandato nel 1984 dal vescovo Zanić per motivi disciplinari).
Ad un certo punto arrivò la telefonata di un telespettatore di nome Bob.


BOB: Che cosa ha detto esattamente la Madonna sul Poema dell'Uomo-Dio? La questione è molto controversa e ci sono discussioni tra coloro che credono ai messaggi di Medjugorje.
MARIJA: Un giorno, nei primi tempi, io non sapevo neanche dell'esistenza di questo libro. Ma un frate converso di Mostar mi ha detto: «Domanda alla Madonna se è veritiero». Io ho domandato e la Madonna mi ha detto: «Si può leggere». Non ha detto nient'altro. Ora ho sentito che ci sono dei grossi problemi con questo libro e forse padre Slavko potrà spiegarli.
PADRE BARBARIC: Sì, c'è molta confusione su questo punto. Questo è il mio consiglio: domandate al vostro vescovo cosa bisogna pensare a questo riguardo.


Nel 1995 Suor Emmanuel Maillard, che vive nella «Comunità delle Beatitudini» di Medjugorje, intervistò Marija, la quale confermò e precisò alcuni dettagli: il francescano che le aveva chiesto di interpellare la Madonna si chiamava padre Franjo; l'anno era precisamente il 1982.
L'ipotesi più ragionevole è che Marija, non conoscendo il libro, non immaginasse certo che fosse all'Indice. E così s'inventò una risposta che, per quanto vaga, smentiva clamorosamente la posizione ufficiale della Chiesa.


I veggenti, oggi

Premettiamo che nessuno dei sei veggenti lavora, fatta eccezione per Jakov, che presta la sua opera nell'ufficio parrocchiale. È coniugato dal 1993 con un'italiana, Annalisa Barozzi, e ha tre figli. Non ha più le apparizioni quotidiane, dal 1998, ma ne ha una all'anno, il 25 dicembre.
Ivanka ha tre figli, essendosi sposata nel 1986 con Rajko Branko Elez, il cui fratello ha aperto un ristorante in un'ottima posizione, di fronte alla chiesa di Medjugorje. In quel locale lavora lo stesso Rajko 207. Ha smesso di avere le apparizioni quotidiane dal 1985 e ne ha una ogni anno, il 25 giugno, anniversario «ufficiale» delle apparizioni.
Mirjana si è sposata nel 1989: ha due figlie. Non ha più le apparizioni quotidiane dal 1982, ma ne ha una il giorno 2 di ogni mese, in mattinata, e un'altra ogni 18 marzo.
Vicka, sposata dal 2002, con due figli, continua ad avere regolarmente le apparizioni.
Marija è coniugata dal 1993 con l'italiano Paolo Lunetti, ha quattro figli e vive a Monza. Ha ancora le apparizioni quotidiane. In più, il 25 di ogni mese ha un messaggio speciale per tutti i fedeli, che comunica alla parrocchia di Medjugorje; quest'ultima poi lo divulga prontamente in tutto il mondo.
Ivan si è sposato nel 1994 con Laureen Murphy, ex Miss Massachusetts: ha tre figli. Ha ancora le apparizioni quotidiane e vive da maggio a settembre a Medjugorje e il resto dell'anno a Boston, negli Stati Uniti, ma i suoi familiari accolgono pellegrini per tutto l'anno.
Anche le due «veggenti di seconda generazione» si sono sposate: Marijana nel 1993 (e ben presto ha smesso di avere le sue locuzioni interiori) e Jelena nel 2002 (ora vive a Roma con il marito Massimiliano Valente).
Nei primi anni Ivan dichiarava: «La Madonna, dalle prime apparizioni, ci ha proibito di ricevere denaro».
Ma nel 1994 Laurentin informa i suoi lettori del fatto che «Ivan ha ora una bella casa nuova, che gli permetterà di vivere ospitando pellegrini, come già fanno Mirjana, Ivanka, Vicka e presto Jakov».
L'anno successivo constata: «Il loro tenore di vita è molto più elevato di quello della loro infanzia».
Merita davvero una visita il sito ufficiale tramite il quale Ivan raccoglie le prenotazioni. Ne riportiamo qui qualche «frammento»:


Vieni, Rinnova la tua Vita Spirituale.
Esperienza di Preghiera
con Ivan Dragičević & Famiglia
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Il tuo Pacchetto di Esperienza di Preghiera comprende:
[.] Incontro con padre Jozo & altri veggenti
*Esclusivamente per i Pellegrini della nostra Esperienza di Preghiera*
[.] Colloqui con Ivan nella cappella della nostra casa
[.] Ivan porterà il gruppo sulla collina delle apparizioni per pregare e meditare
Ci saranno molte opportunità di parlare con Ivan durante il tuo soggiorno
[.] La famiglia Dragičević farà del proprio meglio per rendere quanto più possibile piacevole e confortevole il tuo soggiorno.
www.pilgrimages.com/prayerexperience

Assomiglia di più a un invito alla spiritualità o a un suadente spot pubblicitario?



Strane amicizie?

Esiste al mondo un numero incalcolabile di associazioni che diffondono il culto di Medjugorje, divulgando i messaggi dei veggenti, esortando alla preghiera, organizzando pellegrinaggi, vendendo, del tutto lecitamente, libri e dvd.
Il più grande Medjugorje Center si trova negli Stati Uniti. Ciò non deve meravigliare, poiché oltreoceano le apparizioni della Gospa hanno avuto un particolare impatto, come testimoniano, indirettamente, anche i dati pubblicati da Paolo Apolito nel suo libro Internet e la Madonna: negli anni '70 negli Stati Uniti c'erano state undici persone cha avevano affermato di vedere la Madonna. Negli anni '80, dopo la diffusione delle notizie relative a Medjugorje, i casi sono stati quarantanove. La tendenza alla crescita sembra peraltro inarrestabile, visto che negli anni '90 si sono registrate cento presunte apparizioni.
Il Medjugorje Center a cui facevamo cenno si trova nella città di Birmingham (Alabama) e si chiama Caritas (ovviamente non ha nulla a che fare con l'omonimo organismo pastorale della CEI, ben conosciuto nel nostro paese).
Ne è fondatore un tale Terry Colafrancesco, che nel corso degli anni '80 si recò più volte a Medjugorje stringendo amicizia con Marija. Quando la veggente, nel 1988, decise, nobilmente, di donare un rene al proprio fratello malato, fu lui a offrirle viaggio e ospitalità.
Così, per Birmingham partirono Marija, il fratello malato e, come interprete, Cyrille Auboyneau, che già conosciamo.
Da notare che nelle settimane in cui rimase in Alabama, a cavallo tra il 1988 e il 1989, Marija continuò ad avere le apparizioni. Anzi affermò che la Madonna le era apparsa mentre era sotto i ferri, in anestesia totale:


PADRE LIVIO: Hai avuto l'apparizione mentre eri in anestesia totale e notavi dalla faccia della Madonna che seguiva l'operazione?
MARIJA: Sì. Per esempio al momento del primo taglio ho visto che la Madonna ha fatto come una smorfia sulla faccia.


Secondo Socci, questa reazione denota la «tipica ipersensibilità femminile» della Madonna.
Le apparizioni si verificarono di norma nella camera dei coniugi Colafrancesco (intorno alle 10,40 del mattino, per via del fuso orario), ma il 24 novembre, Giorno del Ringraziamento, Terry chiese a Marija di avere un'apparizione in un immenso campo di 36 ettari, di sua proprietà, sotto un pino presso cui aveva collocato un crocifisso e una statua della Madonna.
Auboyneau confermò che il fondatore della Caritas di Birmingham aveva chiesto un'apparizione nel campo: «Terry voleva un'apparizione nel campo, sotto l'albero, e avanzò questa richiesta. Così abbiamo domandato a Marija di chiedere alla Madonna se poteva apparire nel campo, il Giorno del Ringraziamento. La Madonna disse che sarebbe apparsa».
Nei mesi seguenti il campo della Caritas divenne una delle più importanti attrazioni «turistiche» dell'Alabama, come confermato da Lisa Shivers, direttrice del locale Bureau of Tourism and Travel.
Quello di Colafrancesco non è però un semplice Medjugorje Center: si tratta di una vera e propria comunità, aperta anche a gruppi familiari, in cui il messaggio religioso si vena di un innocuo ma, a mio parere, grottesco «amor di patria» (alle 5,00, ogni mattina, si recita il Rosario Patriottico). Tale comunità sarebbe nata a seguito di una richiesta della Madonna (si veda il brano seguente). Poiché l'intermediaria tra Colafrancesco e la Madonna è Marija, bisogna quindi dedurne che sia stata quest'ultima a rendere nota tale richiesta. Si ripete lo schema della comunità di Vlasić?
Nel sito ufficiale dell'organizzazione è riportato che Marija Pavlović (in Lunetti) ha avuto 125 apparizioni presso la Caritas di Birmingham, dove è tornata regolarmente nel corso degli anni. Poiché durante il suo soggiorno in occasione dell'intervento chirurgico esse furono poco più di trenta, se ne deduce che ve ne siano state circa 90 dal 1989 a oggi.
Ma leggiamo insieme un singolare documento pubblicato il 23 novembre 2006 sul medesimo sito ufficiale:


Il 5 agosto 1620 la Mayflower salpò per il nuovo mondo. Questa piccola imbarcazione fu il vascello che Dio adoperò per portare un gruppo di Cristiani in una terra sconosciuta al di là dell'Atlantico. [.] Per chiunque conosca almeno un po' il rapporto esistente tra la Beata Vergine Maria e la nascita degli Stati Uniti d'America, è davvero emozionante riflettere, nella storia della nostra nazione, sul segno che conferma questo Sacro Legame, poiché il 5 agosto, secondo la Madonna di Medjugorje, ricorre il Suo vero compleanno.
[.] Un anno fa, il 24 novembre 2005, Giorno del Ringraziamento [.] Marija Lunetti era tornata in Alabama per una visita privata di soli due giorni. Ma questi giorni hanno avuto un significato speciale per la comunità, poiché il Giorno del Ringraziamento è caduto il 24 novembre. La prima volta in cui la Madonna è apparsa nel campo era il Giorno del Ringraziamento ed era il 24 novembre 1988. [.] È stato un anniversario speciale per noi, tanto più che la visita di Marija non era prevista. È stata una spontanea decisione che ha portato Marija in Alabama in questi giorni. E così non abbiamo celebrato solo il ricordo del primo Ringraziamento della nostra nazione, ma anche il primo Ringraziamento della nostra comunità, perché tramite queste apparizioni la Madonna ha iniziato un piano per riconciliare con Dio noi stessi, le nostre famiglie e la nostra nazione, tramite la comunità che Lei ha chiesto fosse creata qui.
Il 24 novembre 1988 la Madonna ha dato un messaggio. Ha detto: «Vi invito a vivere i miei messaggi. Sono qui per aiutarvi. Intercederò in vostro favore presso Dio, per tutte le vostre intenzioni».
Da quel momento, il campo è diventato un luogo di pellegrinaggio, un posto dove decine di migliaia di persone sono venute nel corso degli anni per incontrare la Madonna pregando e per presentarLe le proprie necessità. È un luogo che ha anche un grande significato per la nostra nazione, consacrata al cuore della Madonna per il suo ritorno a Dio. [.]


C'è da aggiungere che il 2 novembre 2006 anche Mirjana è stata ospite di Colafrancesco.
Da notare che Marija, quando è dal suo amico statunitense, ha le apparizioni secondo il fuso orario di Medjugorje (quindi è mattina in Alabama e sera a Medjugorje). Invece Mirjana, che a Medjugorje ha l'apparizione del giorno 2 del mese al mattino, l'ha avuta al mattino anche in Alabama. Nonostante quest'anomalia, gli 8 mila fedeli convenuti a Birmingham sapevano già che avrebbero assistito ad un'estasi in mattinata, poco dopo l'arrivo di Mirjana. Ma, si sa, la Madonna di Medjugorje appare per appuntamento (e non è una battuta, come vedremo).
Leggiamo il resoconto «ufficiale»:


Nonostante il freddo i pellegrini si sono riuniti ed hanno continuato ad arrivare per tutta la mattinata, superando di gran lunga gli 8 mila. Il freddo non ha diminuito il desiderio di queste migliaia di essere con la Madonna. [.] Miriana è arrivata intorno alle 8,45 e si è unita ai pellegrini nella recita dei Misteri Gloriosi del Rosario. Alle 9,07 Mirjana è entrata in estasi, ed è rimasta con la Madonna circa 3 minuti e mezzo. Nonostante stesse al freddo da ore, la folla era decisa a rimanere finché non avesse ascoltato il messaggio della Madonna tradotto nella propria lingua.



Gospa S.p.A.

Il 16 marzo 1995 un'amica di Vicka si rivolge, tramite lettera, a un gruppo di facoltosi olandesi, devoti della Gospa, affermando di aver chiesto alla Madonna, tramite la stessa Vicka, il permesso di costruire un albergo da 100 posti letto. In tale lettera si legge che il 2 dicembre 1994 la veggente ha risposto: «[La Madonna] ha detto che potete cominciare a costruire con gradualità».
È pertanto necessario reperire i fondi.
Gli olandesi chiedono immediatamente, tramite fax, a padre Slavko Barbarić chiarimenti sull'attendibilità di questa strana esortazione.
Venuta a conoscenza di ciò, Vicka il 19 marzo anticipa la risposta del suo padre spirituale e scrive al responsabile del gruppo olandese la seguente incredibile lettera, che, come le altre citate nel presente paragrafo, sarà poi pubblicata su «Crkva na Kamenu» (La Chiesa sulla Roccia), bollettino pastorale diocesano (numero 11, novembre 1997, pagina 3):


Stimato e rispettabile amico,
le ho già scritto tramite la mia amica e la sua famiglia e ora le scrivo di nuovo perché forse non mi ha capito bene e, in più, io sono un po' sorpresa del fatto che lei stia cercando i messaggi di qualcun altro oltre i messaggi della Madonna, la Madre di Dio.
Quando la Madonna, la Madre di Dio, approva e insiste sull'inizio dei lavori di costruzione, poi, io non capisco perché lei ha dei dubbi e chiede altri messaggi e approvazione da persone normali.
La Madonna, la Madre di Dio, ha dato la sua approvazione per l'inizio dei lavori tramite me e quindi, se lei crede a Medjugorje e alle apparizioni della Madonna, la Madre di Dio, non capisco perché ha dei dubbi.
Mi auguro con tutto il cuore un felice inizio dei lavori e una reciproca collaborazione. Molti saluti. Prego per lei.


Padre Slavko Barbarić non era stato informato da Vicka della lettera che abbiamo appena riportato e così il 28 marzo inviò la propria risposta e negò che la veggente avesse mai fatto domande alla Madonna circa l'opportunità di costruire l'albergo

indice dell'opera
5 Introduzione
MEDJUGORJE. È TUTTO FALSO
13 1. Stranezze e contraddizioni
115 2. Assurdità
135 3. Prodigi e ingenuità
169 4. La posizione della Chiesa
177 5. Indagini scientifiche?
269 6. Appunti di viaggio

279 Bibliografia


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MEDJUGORJE, “FENOMENO DIABOLICO” DALLE UOVA D’ORO:
IL “J’ACCUSE” DI UN VESCOVO


34427. ROMA-ADISTA. “A Medjugorje tutto avviene in funzione dei soldi: pellegrinaggi, pernottamenti, vendita di gadgets. Cosicché, abusando della buona fede di quei poveretti che si recano lì pensando di andare incontro alla Madonna, i falsi veggenti si sono sistemati finanziariamente, si sono accasati e conducono una vita a dir poco agiata”. Parole che pesano come macigni, quelle rilasciate a Petrus, il quotidiano online che si occupa di informazione religiosa, da mons. Andrea Gemma, già vescovo di Isernia-Venafro. Monsignor Gemma non si nasconde dietro ad un dito e accusa: “È un fenomeno assolutamente diabolico, intorno al quale girano numerosi interessi sotterranei”. Il fiume di denaro che ha investito la cittadina della Bosnia-Erzegovina, a partire da quel 1981 in cui sarebbe avvenuta la prima apparizione di Maria, desta i sospetti dell’ex vescovo: “Queste persone che asseriscono di essere in contatto con la Madonna stanno creando scompiglio e confusione tra i fedeli per interessi e vantaggi assolutamente deprecabili”, - e continua - “non mi sembrano proprio delle persone disinteressate. Anzi, unitamente a chi presta il fianco a questo clamoroso raggiro, hanno palesemente tutto l’interesse materiale di far credere di vedere e parlare con la Vergine Maria”.



La posizione dell’ex vescovo di Isernia trova avallo nelle perplessità già manifestate a riguardo sia da mons. Zanic, vescovo di Mostar all’epoca in cui cominciarono le presunte apparizioni, che dal suo successore mons. Peric. In risposta ai sostenitori di Medjugorje che affermano che la Santa Sede non si è mai espressa a riguardo, mons. Gemma non manca infatti di ricordare che “La Santa Chiesa, l’unica a potersi pronunciare per bocca del vescovo di Mostar, ha già detto pubblicamente, e ufficialmente, che la Madonna non è mai apparsa a Medjugorje”, - e continua - “neanche per Fatima e Lourdes è accaduto che la Santa Sede si esprimesse direttamente sulle apparizioni mariane. Perché, dunque, avrebbe dovuto fare un’eccezione proprio in questo caso? La verità è che quando parla il vescovo di Mostar, parla la Chiesa di Cristo ed è a lui, che si esprime con l’autorità conferitagli dal Vaticano, che bisogna dare ascolto”. Rispetto alla posizione di Benedetto XVI a riguardo, mons. Gemma si limita a ricordare che “fu lui, in quanto Cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, a emanare delle note ufficiali avverse a Medjugorje, come quella che vietava ai sacerdoti e ai religiosi di recarsi in pellegrinaggio in quella terra”. E alla richiesta di commentare le voci che attribuivano a Giovanni Paolo II simpatie nei confronti dei veggenti di Medjugorje il vescovo replica: si tratta di “una leggenda tutta da provare, fermo restando che le opinioni personali tali sono e non rappresentano in alcun modo un atto magisteriale”.









http://www.adistaonline.it/index.php?op=articolo&id=42786



Padre Vlasic
MEDJUGORJE: Il Papa ha iniziato il giro di vite sul più grande santuario Cattolico illegale al mondo con la sospensione del sacerdote al centro delle affermazioni che la Vergine Maria sarebbe apparsa più di 40000 volte.

Benedetto XVI ha autorizzato ‘rigide misure disciplinari e cautelative’ contro Padre Tomislav Vlasic, l’ex ‘direttore spirituale’ di sei bambini che affermarono che la Madonna sarebbe loro apparsa a Medjugorje, nella Bosnia.

Il prete Francescano è stato sospeso dopo essersi rifiutato di collaborare nelle accuse di scandalosa immoralità sessuale ‘aggravata da motivazioni mistiche’. E’ stato anche accusato della “diffusione di dubbie dottrine, manipolazione di coscienze, sospetto misticismo e disobbedienza verso ordini dati legittimamente”.


Padre Vlasic era una figura centrale nella promozione delle apparizione che sarebbero iniziate nel 1981 e continuerebbero ancora oggi.

Nel 1984 ha vantava con Giovanni Paolo II di essere colui ‘ che attraverso la divina provvidenza guidava i veggenti di Medjugorje’ e i veggenti stessi affermarono che la Vergine disse loro che Vlasic era un santo vivente.

Ma il sacerdote Bosniaco andò in secondo piano quando emerse che aveva avuto un bambino con una suora chiamata Suor Rufina, ed ha successivamente rifiutato di abbandonare il suo ordine per sposarla ma l’ha invece pregata di non denunciarlo.

Padre Vlasic si è poi spostato a Parma, in Italia, dove ha dato il via a una comunità religiosa mista di uomini e donne, chiamata Regina della Pace, che era dedicata alle apparizioni di Medjugorje.

Medjugorje è cresciuta fino a diventare il più visitato santuario Cattolico non autorizzato nel mondo, attraendo centinaia di migliaia di pellegrini ogni anno, compresi molti dal Regno Unito e dall’Irlanda.

I vescovi locali, tuttavia, convinti dell’impostura nel 2006 si lamentarono direttamente con Papa Benedetto XVI. Questo ha dato il via ad un’indagine Vaticana che ha puntato i riflettori nel ruolo di Padre Vlasic.

Il sacerdote è stato sospeso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede dopo aver rifiutato di collaborare con le indagini sulla sua condotta, ‘giustificando invece sé stesso citando la sua attività zelante’ nell’instaurare comunità religiose e costruire chiese nella zona di Medjugorje.

Il decreto confermante la sua sospensione è stato firmato con approvazione del Papa dal Cardinale William Levada, prefetto della CDF, e Padre Jose Carballo, Ministro Generale dell’Ordine Francescano dei Frati Minori.

Confina Padre Vlasic in un monastero Francescano in Italia e gli impedisce di contattare la comunità Regina della Pace o i suoi avvocati senza il permesso del suo superiore. Gli è stato fatto divieto di apparire in pubblico, predicare e ascoltare confessioni e dovrà dichiarare una solenne professione della fede Cattolica.

Il Vaticano ha avvertito Padre Vlasic che sarà scomunicato nel caso in cui violasse una qualunque proibizione.

Il provvedimento era stato preso precedentemente quest’anno, ma è stato reso pubblico questa settimana dal Vescovo di Mostar, Ratko Peric, su richiesta del Vaticano, per informare la popolazione locale dello stato del sacerdote.

Padre Vlasic è il secondo consulente spirituale dei veggenti ad essere sospeso dal suo ministero. L’altro,Padre Jozo Zovko, fu sospeso dal Vescovo Peric nel 2004.

Rappresenta un enorme colpo per milioni di sostenitori di Medjugorje in tutto il mondo che speravano che l’indagine Vaticana legittimasse il Santuario.

Nel corso dell’anno, il Vescovo Italiano Andrea Gemma denunciò le affermazioni su Medjugorje come ‘opera del demonio’ e aveva anticipato che ‘il Vaticano sarebbe intervenuto presto con qualcosa di esplosivo per smascherare una volta per tutto chi c’è dietro questo inganno’.

Il fenomeno ebben inizio il 25 Giugno del 1981 quando sei bambini - Mirjana Dragićević, Marija Pavlović, Vicka Ivanković, Ivan Dragićević, Ivanka Ivanković and Jakov Colo - raccontarono a un sacerdote di aver visto la Vergine su una collina vicina al loro paese.

Tre commisioni Ecclesiastiche non trovarono alcun riscontro che confermasse le loro affermazioni e i Vescovi della ex-Jugoslavia dichiarano infine che ‘non poteva essere affermato che si trattasse di apparizioni e rivelazioni soprannaturali’.

Nel 1985 il Cardinale Joseph Ratzinger - ora Papa Benedetto - vietò i pellegrinaggi al luogo, ma questo è stato ampiamente ignorato. Invece i veggenti sono cresciuti economicamente, a seguito delle loro dichiarazioni - e con loro anche il paese, che è prosperato grazie alla ‘corsa all’oro della Madonna’.

Alcuni oggi posseggono eleganti case dirigenziali, con giardini immacolati, doppio garage, cancelli di sicurezza e uno di loro ha un campo da tennis.

Posseggono anche macchine costose e si sono sposati - uno di loro, Ivan Dragicevic, con una ex-regina di bellezza Americana.



http://img363.imageshack.us/img363/5710/pa...20vlasicki0.jpg


http://laici.forumcommunity.net/?t=6025749

Medjugorje, l’atto d’accusa del Vescovo-esorcista. Monsignor Gemma

Medjugorje, l’atto d’accusa del Vescovo-esorcista. Monsignor Gemma: “Le apparizioni della Madonna? Tutto falso: i veggenti mentono sotto ispirazione di Satana per arricchirsi economicamente”
di Gianluca Barile

CITTA’ DEL VATICANO - Un misto tra interessi economici e diabolici, con i presunti veggenti (nella foto) e i loro collaboratori direttamente coinvolti nei guadagni relativi all’elevatissimo flusso di pellegrinaggi e soggiorni in paese, e il Maligno ben contento di seminare zizzania tra i fedeli più convinti delle veridicità delle apparizioni di Medjugorje e la Chiesa, da sempre scettica verso quello che ha definito a più riprese, per bocca dei due Vescovi di Mostar succedutisi nel tempo, ‘un grande inganno’. Monsignor Andrea Gemma, già Vescovo di Isernia-Venafro, tra i più grandi esorcisti viventi, non usa mezzi termini: altro che la Vergine, a Medjugorje sono apparsi, sinora, solo fiumi di denaro. Un’accusa grave, che dà la cifra non solo del coraggio ma anche della levatura morale e spirituale del prelato che ha accettato di rispondere alle domande di ‘Petrus’ su una vicenda così spinosa.

Dunque, Eccellenza, come definire Medjugorje?

“E’ un fenomeno assolutamente diabolico, intorno al quale girano numerosi interessi sotterranei. La Santa Chiesa, l’unica a potersi pronunciare per bocca del Vescovo di Mostar, ha già detto pubblicamente, e ufficialmente, che la Madonna non è mai apparsa a Medjugorje e che tutta questa messinscena è opera del Demonio”.

Lei parla di ‘interessi sotterranei’… Quali?

“Mi riferisco allo ‘sterco del Diavolo’, al denaro, e a cosa, sennò? A Medjugorje tutto avviene in funzione dei soldi: pellegrinaggi, pernottamenti, vendita di gadgets. Cosicché, abusando della buona fede di quei poveretti che si recano lì pensando di andare incontro alla Madonna, i falsi veggenti si sono sistemati finanziariamente, si sono accasati e conducono una vita a dir poco agiata. Pensi, uno di loro organizza direttamente dall’America, con un guadagno economicamente diretto, decine di pellegrinaggio ogni anno. Ecco, costoro non mi sembrano proprio delle persone disinteressate. Anzi, unitamente a chi presta il fianco a questo clamoroso raggiro, hanno palesemente tutto l’interesse materiale di far credere di vedere e parlare con la Vergine Maria”.

Monsignor Gemma, il Suo è un giudizio senza appello?

“Potrebbe essere diversamente? Queste persone che asseriscono di essere in contatto con la Madonna, ma che in realtà sono ispirate solo ed esclusivamente da Satana, stanno creando scompiglio e confusione tra i fedeli per interessi e vantaggi assolutamente deprecabili. Pensi, poi, alla disobbedienza che hanno alimentato in seno alla Chiesa: la loro guida spirituale, un frate francescano cacciato dall’Ordine e sospeso a divinis, continua ad amministrare invalidamente i Sacramenti. E numerosi sacerdoti di tutto il mondo, malgrado il divieto esplicito della Santa Sede, non desistono dall’organizzare e dal prendere parte a pellegrinaggi con destinazione Medjugorje. E’ una vergogna! Ecco perché parlo di una miscela tra interessi personali e diabolici: i falsi veggenti e i loro assistenti intascano denaro, e il Diavolo crea discordia tra i fedeli e la Chiesa; i fedeli più accaniti, infatti, non ascoltano la Chiesa, che - lo ripeto - ha sin dall’inizio ha messo in guardia dalla mendacia delle apparizioni di Medjugorje”.

E se i presunti veggenti vedessero davvero la Madonna?

“In realtà vedrebbero Satana sotto mentite spoglie. Perché Satana ha tutto l’interesse a spaccare la Chiesa contrapponendo le due correnti dei ‘pro’ e dei ‘contro’ Medjugorje. E poi, non sarebbe una novità: lo stesso San Paolo asserisce che il Demonio può anche apparire come Angelo della Luce, e che cioè può camuffarsi. Lo faceva, ad esempio, con Santa Gemma Galgani. Ma al di là dei suoi travestimenti, il Maligno è già intervenuto e vi posso assicurare che è lui ad ispirare i falsi veggenti sin dall’inizio con la lusinga del denaro facile”.

Questi veggenti non Le piacciono proprio…

“Per carità! Basta vedere come si comportano: sono disobbedienti verso la Chiesa, avrebbero dovuto ritirarsi a vita privata e invece continuano a propagandare le loro menzogne per scopi di lucro, facendo così il gioco del Diavolo! Il mio pensiero va immediatamente a Santa Bernadette, la veggente di Lourdes: questa dolce creatura volle spogliarsi della sua vita e scelse l’abito da Suora per servire il Signore. Invece, gli impostori di Medjugorje continuano a vivere comodamente nel mondo senza manifestare alcun tipo di amore né per Dio, né per la Chiesa”.

I sostenitori di Medjugorje sottolineano che la Santa Sede non si è mai espressa in materia.

“Questa è un’altra menzogna! Come accennavo in precedenza, il Vaticano ha vietato i pellegrinaggi da parte di sacerdoti in quel luogo ed ha già parlato per bocca dei due Vescovi succedutisi in questi anni a Mostar, i Monsignori Zanic e Peric, con cui ho parlato personalmente e che mi hanno sempre manifestato i loro dubbi. Veda, neanche per Fatima e Lourdes è accaduto che la Santa Sede si esprimesse direttamente sulle apparizioni mariane. Perché, dunque, avrebbe dovuto fare un’eccezione proprio in questo caso? La verità è che quando parla il Vescovo di Mostar, parla la Chiesa di Cristo ed è a lui, che si esprime con l’autorità conferitagli dal Vaticano, che bisogna dare ascolto. Quindi, la Santa Sede si è sempre espressa con le parole del Vescovo di Mostar, evidenziando che Medjugorje è un inganno diabolico. Ma le farà una confidenza. Vedrà che tra poco il Vaticano interverrà con qualcosa di esplosivo per smascherare una volta per tutte chi c’è dietro questo raggiro”.

Gli stessi sostenitori fanno notare che a Medjugorje si registra ogni anno un record di conversioni e miracoli…

“E’ una forzatura. E poi, chi conta tutte queste conversioni? Veda, se una persona si converte, è perché ha una certa predisposizione, perché si sa guardare dentro, perché sa ricevere il dono dello Spirito. Il luogo in cui avviene questa conversione è del tutto relativo. Pensiamo a San Paolo: si convertì per strada, e allora che dovremmo fare, scendere tutti in strada e attendere di essere convertiti? Per quanto riguarda i miracoli, le racconterò un aneddoto personale. Devo all’intercessione di Nostra Signora del Rosario di Pompei la guarigione miracolosa di una persona della mia famiglia, eppure non mi risulta che la Madonna sia mai apparsa a Pompei. Ecco, per credere, per essere guariti dentro e fuori, non occorre necessariamente che Maria si faccia vedere”.

Che Lei sappia, il Santo Padre Benedetto XVI quale opinione ha di Medjugorje?

“Mi limiterò a sottolineare che fu lui, in quanto Cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, a emanare delle note ufficiali avverse a Medjugorje, come quella che vietava ai sacerdoti e ai religiosi di recarsi in pellegrinaggio in quella terra. Faccia lei…”.

Invece si dice che Giovanni Paolo II fosse convinto della bontà delle apparizioni.

“Una leggenda tutta da provare, fermo restando che le opinioni personali tali sono e non rappresentano in alcun modo un atto magisteriale”.


http://www.papanews.it/dettaglio_interviste.asp?IdNews=7499

MEDJUGORJE-DAL FORUM TRADIZIONE CATTOLICA

DAL FORUM DI TRADIZIONE CATTOLICA
Un mio breve commento su monsignor Gemma. Non è più vescovo di Isernia: non è più soggetto a pressioni indebite. Per questo può permettersi di parlare chiaro contro le false apparizioni di Medjugorje.

Desidero qui consigliare la lettura del libro: Medjugorie è tutto falso, di Marco Corvaglia, pubblicato purtroppo dalle edizioni Età Dell'Acquarioo perchè nessuna altra casa editrice lo avrebbe accettato. Nel libro, che deliberatamente non affronta nessun argomento strettamente attinente alla fede (sospetto che l'autore sia ateo), si conduce un'inchiesta onesta e puntuale basandosi largamente sulle fonti pro-medjugoriane, evidenziando l'insanabile quantità di contraddizioni, assurdità e falsità. Tale libro ha avuto i complimenti del vesccovo di Mostar Duvno.

Circa venti anni fa, sentendo parlar di Mejugorje oer la prima volta mi sono chiesta: ma come, la Beata Vergine appare tutti i giorni, ed io non ne ero neppure al corrente? Così grazie ad un'amica mi procurai il testo dei messaggi di quei sette anni. Ma nel leggerli... Che banalità! Che confusione! Che noia mortale! Mi dicevo: possibile che la Beata Vergine si scomodi per inondarci di tutte queste parole? Perché mai la B.V. deve essere così banale e ripetitiva? Perché mai deve addirittura ringraziare i sedicenti veggenti? Con quelle decine e decine di migliaia di apparizioni, messaggi, segreti, ad orari prenotabili, in qualsiasi posto, prefabbricabili! Così sono diventata allergica alle apparizioni (io che ero devota di Fatima!) per moltissimi anni, finché non ho scoperto per caso da articoli in inglese truvati su internet che la truffa era davvero colossale e che i primi a rendersene conto sono stati proprio i vescvovi di Mostar.

Se pure non fossero sataniche quanto meno sono troppe, c'è una forte inflazione di apparizioni:
La prima «apparizione» è avvenuta il 24 giugno 1981 e sino ad oggi, se ne contano più di 40.000
E poi nella primavera 1982: la Prima Commissione d’indagine sui fatti di Medjugorje emette una prima relazione negativa.
23 marzo 1984: il vescovo di Mostar, Pavao Zanic, dichiara di non approvare che sacerdoti e laici cattolici «organizzino» pellegrinaggi a Medjugorje.
11 ottobre 1984: il vescovo di Mostar, Pavao Zanic, afferma: «Dichiaro che tutto è una grande truffa, un inganno... non ci sono ‘apparizioni’ della Madonna... Io credo ci sia il Demonio!».
Sull'Osservatore Romano il testo di due comunicati.

In vari passi c'è ecumenismo sfrenato (la presunta Madonna si scaglia contro chi nega la fede dei musulmani ecc.), tanto per dirne una, ma anni fa lessi un dossier veramente ben fatto che riportava stralci e messaggi assurdi.
Oltretutto anche solo a leggere l'inizio delle apparizioni è sconcertante il racconto delle reazioni scomposte dei ragazzini! La Madre di Dio non usa terrorizzare i veggenti! Anche a Fatima o a Lourdes dopo l'iniziale turbamento (mai comunque terrore, a medjugorie si contorcevano per terra ) subentra immediatamente una pace interiore e la Madonna rassicura i bimbi con gesti e paro
le affettuosi.

http://www.tradizione.biz/forum/viewtopic.php?p=98415&sid=6e01cb38dca99251734183c043a37692

mercoledì 6 maggio 2009

MARIJA, VLASIC E I FALSI MESSAGGI (in appendice: "Questione Vlašić: risposta a padre Livio Fanzaga")



Foto:padre Tomislav Vlašić

MARIJA, VLASIC E I FALSI MESSAGGI (in appendice: "Questione Vlašić: risposta a padre Livio Fanzaga")

Marija Pavlović, ventiduenne, e padre Tomislav Vlašić , all'epoca dei fatti raccontati in questa pagina


Non è un’illazione né, tanto meno, un’insinuazione, bensì un dato di fatto: una delle veggenti di Medjugorje, Marija Pavlović, ha una volta ammesso, per iscritto e nei termini che ora vedremo, di aver lasciato che il suo direttore spirituale attribuisse alla Madonna dei falsi messaggi, ricevuti proprio tramite lei.

Per raccontare compiutamente questa vicenda è necessario premettere che ai sei veggenti “di prima generazione” si era aggiunta, nel dicembre 1982, Jelena Vasilj, di 10 anni, che asseriva di avere delle locuzioni interiori, delle "comunicazioni", da parte della Madonna e, più raramente, delle vere e proprie apparizioni.

Un altro personaggio che deve essere ora introdotto è, appunto, colui che fu il primo direttore spirituale dei veggenti, il francescano Tomislav Vlašić.

Ecco ciò che accadde: il 25 marzo 1988 Vlašić scrisse una lunga lettera aperta con cui rendeva nota la fondazione di una nuova comunità religiosa da lui diretta e, a suo dire, richiesta espressamente dalla Madonna [Cfr. Ogledalo Pravde. Biskupski ordinarijat u Mostaru o navodnim ukazanjima i porukama u Međugorju (La Curia diocesana di Mostar sulle presunte apparizioni e messaggi di Medjugorje), Mostar, 2001, pp.28-29]

Tale lettera, il mese successivo, fu pubblicata a Milano (in un opuscoletto di 17 pagine intitolato Una chiamata nell'anno mariano) per iniziativa della suddetta comunità, che aveva assunto il nome Kraljice Mira, potpuno tvoji, po Mariji k Isusu ("Regina della pace, siamo completamente tuoi; a Gesù attraverso Maria") e aveva preso sede in viale Mentana 45, a Parma.
La stampa e la diffusione dell'opuscoletto,“in tutte le principali lingue” [Una chiamata nell'anno mariano, p.1], fu affidata all' “Associazione Amici di Medjugorje” con sede, ora come allora, in Via Nirone 9, a Milano (all'epoca presieduta dalla sig.ra Angela Pecorari Piazza).

Nella pubblicazione in questione Vlašić, ripercorrendo il cammino della nascita di quella comunità, scrive:

La veggente di Medjugorje Jelena Vasilj, che ha visioni e locuzioni interiori, è venuta da me il 28 maggio 1983, e mi ha chiesto di presenziare all'apparizione della Madre di Dio, che lei avrebbe avuto in casa sua. Mi disse che la Madonna desiderava confidarmi qualcosa.
Ho assistito all'apparizione. La Madonna, attraverso la veggente, mi ha rivolto la parola: mi ha chiesto di riunire un gruppo di preghiera composto perlopiù da giovani che fossero pronti a consacrarsi totalmente a Lei, e chiese a me come sacerdote di indirizzare il gruppo sul cammino.
Prima che il gruppo cominciasse ad avere incontri regolari, Marija Pavlović, una dei sei veggenti a cui la Madonna appare dal 1981, ha desiderato verificare se questo era veramente un progetto della Madonna, e durante un'apparizione ha domandato chiarimenti alla Madonna. Ha ricevuto una risposta positiva: la Madonna ha detto che quello era un suo progetto, e ha raccomandato ai sei veggenti, secondo le loro possibilità, di partecipare al gruppo di preghiera. Da allora Marija è membro di tale gruppo. [Una chiamata nell'anno mariano, pp. 3-4]

In seguito, direttamente Gesù e la Madonna avrebbero chiesto allo stesso francescano e ai veggenti (e più tardi ad una conoscente tedesca di Vlašić, di nome Agnes Heupel) di trasformare il gruppo di preghiera in una vera e propria comunità religiosa:

A partire dall'autunno 1985 nostro Signore e la nostra Madre Celeste mi hanno parlato nel cuore in modo speciale. Mi hanno dato anche messaggi particolari attraverso alcuni veggenti Mi hanno chiesto totale rinunzia e pronta disposizione per il loro piano.
[...]
Il 7 dicembre 1986, mentre pregavamo insieme il rosario meditando i misteri gaudiosi, Gesù ha dato ad Agnes un messaggio, in cui annunziava la nascita di una nuova comunità in cui noi dobbiamo offrirci entrambi a Dio, come Chiara e Francesco. [Una chiamata nell'anno mariano, pp. 4-5]

E arriviamo al punto decisivo:

Ho chiesto anche una conferma esterna. Fra le altre cose ho posto una domanda alla Madonna tramite Marija Pavlović. Marija ha portato la risposta della Madonna dell'8 marzo 1987: "Questo e un piano di Dio." [Una chiamata nell'anno mariano, p. 6]

La comunità di Vlašić fu quindi aperta e si insediò, come detto, a Parma.
Vi entrò la stessa Marija, che il 21 aprile 1988 scrisse e firmò una dichiarazione (pubblicata nello stesso opuscoletto Una chiamata nell'anno mariano).
In essa la veggente afferma testualmente quanto segue, facendo espresso riferimento alla lettera aperta di padre Tomislav Vlašić:

Sento il bisogno di dire anch'io alcune parole riguardo a questa informazione che ha scritto Padre Tomislav (Marija quindi conosce il testo scritto da Vlašić, n.d.a.)
[...]
Fin dalla sua costituzione mi sono inserita nel gruppo di preghiera, che la Madonna ha guidato attraverso Jelena Vasilj e Padre Tomislav Vlašić.
[...]
Ho visto che i messaggi che giungevano attraverso Jelena chiarivano e completavano i messaggi che la Madonna dava a me.
All'inizio di quest'anno mi sono ritirata nel silenzio con alcune persone di quel gruppo di preghiera. Un giorno, qualche tempo prima della partenza, prima dell'apparizione abbiamo pregato la Madonna di darci la luce per poter comprendere il programma che Lei aveva dato attraverso Agnes Heupel e Padre Tomislav Vlašić.
La Madonna è venuta, era contenta. Ha pregato su tutti noi e ha detto: "Cari figli, vi do un dono speciale, il dono della libertà, affinché possiate decidervi per Dio. Io benedico la libera decisione di ciascuno di voi". Così mi fu chiaro che potevo decidermi per questa strada, dal momento che attendevo l'occasione per potermi ritirare in silenzio e preghiera.
Come vedete, la Madonna ha dato un programma per la Comunità "Regina della Pace, completamente tuoi, per Maria a Gesù", e conduce questa Comunità attraverso Padre Tomislav e Agnes, attraverso la quale giungono i messaggi per la Comunità.
Sono nella Comunità da più di un mese e mezzo… [Una chiamata nell'anno mariano, pp. 15-16]

In sostanza, Marija non smentisce la veridicità della lettera aperta scritta da Vlašić (contenente, lo si è visto, l'esplicita approvazione della nascita della Comunità da parte della Madonna: Marija ha portato la risposta della Madonna dell'8 marzo 1987: "Questo e un piano di Dio").

All’inizio del successivo mese di luglio, una giornalista statunitense, Suzanne Rini, inviata dal periodico cattolico Fidelity, giunge in Italia e chiede conto a padre Vlašić di una scabrosa vicenda che lo riguarderebbe (la nascita, undici anni prima, del figlio di suor Rufina: si veda in proposito, in questo stesso sito, la pagina "E la Gospa disse: Ringraziate tanto padre Tomislav: vi guida così bene!"). Il francescano si dichiara estraneo ai fatti.
Comunque stiano le cose, pochi giorni dopo, esattamente l'11 luglio 1988, si verifica qualcosa di inatteso: Marija (forse temendo di essersi compromessa attribuendo l'appoggio della Madonna ad un frate coinvolto in uno scandalo?) scrive, in lingua croata e in italiano, un nuovo, clamoroso, comunicato.

Di questo comunicato non c'è in genere traccia nelle pubblicazioni a favore di Medjugorje (Laurentin, che curava un aggiornamento annuale sugli eventi legati a queste "apparizioni", ne parlò in Dernières Nouvelles n. 8, 1989; tuttavia eliminò ogni riferimento ad esso nella sua opera principale e più diffusa, La Vergine appare a Medjugorje?, la cui edizione definitiva risale al 1991).

Il comunicato di Marija è però stato integralmente riportato in una pubblicazione della Curia di Mostar: Ogledalo Pravde. Biskupski ordinarijat u Mostaru o navodnim ukazanjima i porukama u Međugorju (La Curia diocesana di Mostar sulle presunte apparizioni e messaggi di Medjugorje), Mostar, 2001, pp. 30-32.
Eccolo, in traduzione:


Sento il dovere morale di fare le seguenti dichiarazioni davanti a Dio, la Madonna e la Chiesa di Gesù Cristo:

Dal libretto "Una chiamata nell’anno mariano" e dalla testimonianza che porta la mia firma, si ricava che io abbia riportato una risposta della Madonna a una domanda di fra Tomislav Vlašić. Tale risposta sarebbe:"Questo è il piano di Dio", cioè conseguentemente io, da parte della Madonna, avrei dato la conferma a fra Tomislav Vlašić e il permesso esplicito per questa Opera e per il programma iniziato in Italia con il gruppo di preghiera di Medjugorje.

Adesso dichiaro di non aver mai chiesto alla Madonna nessuna conferma per questa Opera iniziata da fra Tomislav V. e Agnes Heupel. Non ho mai esplicitamente chiesto alla Madonna, riguardo a me, se devo prendere parte a questa Opera e non ho mai ricevuto dalla Madonna nessuna approvazione riguardante il gruppo, salvo il fatto che ciascuno di noi doveva essere libero di fare una scelta per la propria vita.

Dal libretto e dalla testimonianza che porta la mia firma segue che la Madonna mi abbia mostrato che la comunità e il programma di fra Tomislav V. e Agnese Heupel sono la via di Dio per me e per gli altri. Adesso ripeto di non aver mai dalla Madonna ricevuto né dato a fra Tomislav, né a qualsiasi altra persona, una tale conferma e approvazione da parte della Madonna.

La mia prima testimonianza, pubblicata in lingua croata e italiana, non corrisponde alla verità. Personalmente non avevo alcun desiderio di rilasciare alcuna dichiarazione scritta. Fra Tomislav V. mi ha consigliato, insistendo parecchie volte, di scrivere, in qualità di veggente, una testimonianza aspettata dal mondo.

Devo dichiarare anche, che il contenuto della lettera così come è presentato e la mia firma pongono alcune domande. Per adesso, a tutte le domande io posso dare questa unica risposta, che sto per dare, io ripeto, davanti a Dio, alla Madonna e davanti alla Chiesa di Gesù Cristo: "Tutto ciò che può essere inteso quale risposta e una conferma esplicita di questa Opera di fra Tomislav V. E Agnes Heupel, da parte della Madonna attraverso me, assolutamente non corrisponde alla verità e ugualmente non corrisponde alla verità l’idea che io abbia avuto desiderio spontaneo di scrivere quella testimonianza".

Quale dovere morale ritengo le dichiarazioni seguenti, davanti a Dio, alla Madonna e davanti alla Chiesa:
Dopo sette anni di apparizioni quotidiane, dopo l’esperienza più intima che ho delle tenerezze e della prudenza della Madonna, dopo tutto quello di cui mi ricordo dei consigli della Madonna e della risposta della Madonna alle mie domande personali, posso dichiarare che non regge l’idea che il piano Celeste e il messaggio globale della Madonna a Medjugorje abbiano per me, come sacra conseguenza e processo desiderato della Madonna, questa Opera e il programma iniziato in Italia da parte di fra Tomislav V. e Agnes Heupel.
E' necessario aggiungere a questa dichiarazione che le apparizioni quotidiane continuano.

Firmo questa dichiarazione davanti al Santissimo Sacramento e la destino a tutti quelli che sono di cuore legati alla “Opera” della Madonna di Medjugorje.


11/7/1988 Marija Pavlović

Ed ecco la seconda facciata della lettera, contenente la firma autografa di Marija Pavlović:


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APPENDICE:

QUESTIONE VLASIC: RISPOSTA A PADRE LIVIO FANZAGA (8/9/2008)

L' 8 settembre 2008, a seguito della diffusione della notizia dei severissimi provvedimenti punitivi adottati dalla Congregazione per la Dottrina della Fede nei confronti di padre Tomislav Vlašić, Radio Maria ha pubblicato sul suo sito la lettera di Marija di cui abbiamo trattato in chiusura dell'articolo presente in questa pagina.

Si tratta di un documento molto raro, di cui fin ora, negli ambienti medjugoriani, non si era praticamente mai parlato.
Marija, che all’epoca dei fatti, già dal febbraio 1988, viveva in Italia, a Parma, nella sede della Comunità, pubblicò (lo si è accennato nell'articolo) due versioni della lettera di luglio (così come aveva fatto con la precedente testimonianza di aprile): una in italiano (che è quella ora resa nota da Radio Maria) ed un’altra in croato (che è quella a cui mi ero precedentemente rifatto io).

Le due versioni sono decisamente sovrapponibili, tuttavia, ora che finalmente, dopo vent’anni, è venuta fuori la versione italiana autografa, mi sembra più che giusto utilizzare quella.

E così farò.

Padre Livio Fanzaga, nel documento diffuso l'8 settembre 2008, a corredo della lettera di Marija, afferma quanto segue:

“Nella primavera del 1988 P. Tomislav Vlasic, in una lettera pubblica indirizzata al mondo intero, affermava che la comunità da lui fondata con Agnes Heupel era stata voluta dalla Regina della pace e a questo riguardo chiamava in causa delle affermazioni della veggente Maria Pavlovic. Quest’ultima smentiva recisamente con una dichiarazione pubblica, inviata alla Congregazione della Dottrina della fede e affermava che non vi era nessun legame fra la Comunità di Padre Tomislav Vlasic e le apparizioni di Medjugorje. Il subdolo tentativo di accreditare con l’autorità della Madonna la suddetta comunità veniva così stroncato, anche se verrà reiterato negli anni successivi.”

Al contrario, è sufficiente leggere la lettera (e non limitarsi, come molti fanno, al commento di padre Livio) per rendersi conto che essa costituisce innanzi tutto una gravissima ammissione di responsabilità da parte della stessa Marija, che confessa di aver lasciato che Vlašić strumentalizzasse lei e la Madonna.

Come fa padre Livio a scrivere "che non vi era nessun legame fra la Comunità di Padre Tomislav Vlasic e le apparizioni di Medjugorje", quando in quella stessa lettera Marija ammette che, proprio in quanto "veggente" di Medjugorje, lei ha firmato quella falsa dichiarazione, dietro richiesta di Vlašić?
Stupefacenti anche queste altre parole di padre Livio:"il subdolo tentativo di accreditare con l’autorità della Madonna la suddetta comunità veniva così stroncato". Come si fa a presentare la vicenda in questi termini, quando, in quel "subdolo tentativo", Marija è stata fondamentale e cosciente complice, rea confessa?

Marija esordisce così:

“Dai testi Una chiamata nell’anno mariano e dalla testimonianza che porta la mia firma (sottolineatura mia, n.d.a.), appare che io avrei portato come risposta della Madonna a una domanda di Padre Tomislav: Questo è un piano di Dio”

Pertanto la veggente ammette di aver firmato una testimonianza che avallava un falso messaggio della Madonna

Lo ribadisce al paragrafo 3:

“Dai testi e dalla testimonianza che porta la mia firma (sottolineatura mia, n.d.a.), appare che la Madonna mi avrebbe mostrato che la comunità ed il programma di P. Tomislav ed Agnes Heupel erano la strada di Dio per me e per gli altri”

Al paragrafo 4 conferma per l’ennesima volta:

“La testimonianza tale quale è pubblicata in italiano non corrisponde alla verità a proposito della prima iniziativa”
( si badi bene che Marija non sta facendo una distinzione tra il contenuto della testimonianza in italiano e quello della testimonianza in croato. Semplicemente, nella versione italiana di questa lettera, sta facendo un esplicito riferimento alla testimonianza redatta nella medesima lingua, mentre, nella versione croata di questa stessa lettera, specifica che la “non corrispondenza alla verità” riguarda sia la testimonianza in italiano che in croato: Moje prvo svjedočanstvo, takvo kakvo je objavljeno na hrvatskom i talijanskom jeziku, ne odgovara istinisi [Cfr. "Ogledalo Pravde. Biskupski ordinarijat u Mostaru o navodnim ukazanjima i porukama u Međugorju" (La Curia diocesana di Mostar sulle presunte apparizioni e messaggi di Medjugorje), Mostar, 2001, pag. 30].

E non è che Vlašić le avesse messo una pistola alla tempia per costringerla a firmare. Semplicemente, prosegue Marija:

"Padre Tomislav mi ha suggerito con insistenza di scrivere come veggente una testimonianza che il mondo aspettava."

E’ anche il caso di evidenziare qui un’aggravante: come abbiamo visto, la testimonianza falsa era stata firmata da Marija il 21 aprile 1988 e allora, poiché la lettera risale all’ 11 luglio, la “veggente” è stata complice, rea confessa, di Vlašić, per circa tre mesi.

Nel paragrafo 5 Marija esprime la consapevolezza delle ombre che questa vicenda getta su di lei e scrive:

“Devo anche dichiarare che la redazione come è presentata e la mia firma suscitano alcune domande”

Bene, che giustificazione dà?
Nessuna, non trova assolutamente nessuna giustificazione, tanto da proseguire così:

“Io per il momento posso dare a tutte le domande possibili questa unica risposta, che do, lo ripeto, davanti a Dio, davanti alla Madonna e alla Chiesa di Gesù Cristo: "Tutto quello che può essere pecepito come conferma e approvazione esplicita dell'Opera di P. Tomislav e Agnes Heupel da parte della Madonna tramite me è assolutamente estraneo alla verità, ed è estraneo alla verità il pensiero che io abbia avuto il desiderio spontaneo di scrivere quella testimonianza."

In sostanza ribadisce semplicemente la falsità del messaggio e la propria connivenza, senza fornire alcuna spiegazione.

E qui termina la mia analisi della lettera.

Aggiungo solo il commento della Curia di Mostar a questa vicenda, tratto dal numero 8-9 (agosto-settembre) del 2008 di Crkva na kamenu, bollettino pastorale della diocesi, in cui si legge:

"L' affermazione di fra Tomislav e la “testimonianza” di Marija sono state radicalmente smentite nella sua dichiarazione scritta di proprio pugno, l’11 luglio 1988, “davanti a Dio, davanti alla Madonna e alla Chiesa di Gesù Cristo”: "Tutto ciò che può essere compreso come conferma e diretta approvazione di quest'Opera di fra Tomislav e Agnes Heupel, da parte della Madonna, tramite me assolutamente non corrisponde alla verità, come anche non è vero che io abbia avuto l'idea di aver spontaneamente desiderio di scrivere questa testimonianza,” così Marija.
Sappiamo che nessuna bugia corrisponde alla verità e da quanto esposto vediamo che le menzogne notorie a Medjugorje sono state attribuite anche alla Madonna.
[Crkva na Kamenu, 8-9, 2008, p. 28; si veda anche la versione pubblicata online]


A margine di questa disamina, si può notare che Padre Livio, nel suo documento, aggiunge: “Non corrisponde alla realtà la presuntuosa definizione che lui (Vlašić) dà di se stesso di “guida spirituale dei veggenti”.

Non è una questione particolarmente importante, ma, in realtà, oltre alle dichiarazioni di Vlašić, ci sarebbero testimonianze contrarie alle affermazioni di padre Livio.

Padre René Laurentin, che frequentava regolarmente Medjugorje già dal 1983 (e quindi è l'unico degli storiografi di queste "apparizioni" ad aver potuto constatare di persona quale fosse il rapporto tra Vlašić e i ragazzi), in un paragrafo significativamente intitolato “Una nuova guida spirituale”, scrive:

"Fra Tomislav […] si mette in contatto con i veggenti […] Ne diventa il “direttore spirituale” e sarà questo il titolo che manterrà nella parrocchia” [R. Laurentin, Racconto e messaggio delle apparizioni di Medjugorje, Queriniana, 1987, p. 90]

Il 30 ottobre 1984 il vescovo di Mostar, Pavao Žanić, emana una relazione denominata La posizione attuale, non ufficiale, della Curia Vescovile di Mostar nei confronti degli eventi di Medjugorje.

In essa, al par. 10, Tomislav Vlašić viene dal suo vescovo esplicitamente "padre spirituale dei «veggenti»".

E poi abbiamo…il messaggio della Madonna, del 28 febbraio 1982: “Potete ringraziare tanto Tomislav, perché vi guida così bene” (E la Gospa disse: Ringraziate tanto padre Tomislav: vi guida così bene! )

E scusate se è poco.


Marco Corvaglia



http://marcocorvaglia.blog.lastampa.it/mcor/il-messaggio-della-madonn.html

Medjugorje, la veggente Marija Pavlovic ha mentito almeno una volta



Foto: la veggente Marija Pavlovic

25 marzo
Medjugorje, la veggente Marija Pavlovic ha mentito almeno una volta

Marija Pavlovic

Pubblicate sul sito di Radio Maria, le lettere autografe e firmate da Marija Pavlovic dimostrano inequivocabilmente ed inconfutabilmente che la sedicente veggente ha mentito almeno una volta attribuendo, sotto pressione di Tomislav Vlasic, alla cosiddetta “Gospa” la benedizione sulla comunità “Regina della Pace” fondata dal francescano, ora sospeso a divinis, e dalla sua ex compagna Agnes Heupel.

Nel goffo tentativo di eliminare ogni legame tra la Pavlovic e Vlasic, Padre Livio Fanzaga ha offerto una preziosa testimonianza che conferma ciò che Marco Corvaglia aveva già pubblicato mesi fa sul suo blog.


Le lettere (una autografa, l’altra scritta a macchina) fanno riferimento alle dichiarazioni che lei stessa rilasciò sull’opuscolo Una chiamata nell’anno mariano, nelle quali - riferendosi alla lettera aperta di Tomislav Vlasic in cui scriveva “ho posto una domanda alla Madonna tramite Marija Pavlović. Marija ha portato la risposta della Madonna dell’8 marzo 1987: “Questo e un piano di Dio,” - la sedicente veggente affermava:

“Sento il bisogno di dire anch’io alcune parole riguardo a questa informazione che ha scritto Padre Tomislav

[...]

Fin dalla sua costituzione mi sono inserita nel gruppo di preghiera, che la Madonna ha guidato attraverso Jelena Vasilj e Padre Tomislav Vlašić.

[...]

Ho visto che i messaggi che giungevano attraverso Jelena chiarivano e completavano i messaggi che la Madonna dava a me.
All’inizio di quest’anno mi sono ritirata nel silenzio con alcune persone di quel gruppo di preghiera. Un giorno, qualche tempo prima della partenza, prima dell’apparizione abbiamo pregato la Madonna di darci la luce per poter comprendere il programma che Lei aveva dato attraverso Agnes Heupel e Padre Tomislav Vlašić.
La Madonna è venuta, era contenta. Ha pregato su tutti noi e ha detto: “Cari figli, vi do un dono speciale, il dono della libertà, affinché possiate decidervi per Dio. Io benedico la libera decisione di ciascuno di voi”. Così mi fu chiaro che potevo decidermi per questa strada, dal momento che attendevo l’occasione per potermi ritirare in silenzio e preghiera.
Come vedete, la Madonna ha dato un programma per la Comunità “Regina della Pace, completamente tuoi, per Maria a Gesù”, e conduce questa Comunità attraverso Padre Tomislav e Agnes, attraverso la quale giungono i messaggi per la Comunità.
Sono nella Comunità da più di un mese e mezzo…”

[Una chiamata nell'anno mariano, pp. 15-16]


Nel Luglio del 1988, però, la stessa Pavlovic ritratta le sue stesse parole in un comunicato divulgato da una pubblicazione della curia di Mostar.















Dalla lettera si evince che le false dichiarazioni, pubblicate sull’opuscolo “Una chiamata nell’anno mariano” e firmate dalla Pavlovic stessa, non furono fatte spontaneamente dalla presunta veggente, ma, come lei afferma nella lettera, sono state frutto delle insistenti pressioni del frate Tomislav Vlasic.


Padre Livio

Alla radio, abbiamo ascoltato un Padre Livio diverso dal solito: triste, impacciato, evidentemente imbarazzato nel dover trattare un argomento che tanto scalpore ha destato in questi giorni tra credenti e non.

Nel vano tentativo di allontanare l’ombra di Vlasic dal fenomeno Medjugorje, il Fanzaga ha sostenuto a più riprese che egli non era il direttore spirituale dei presunti veggenti, forse in buona fede, forse no.

E’ strano, infatti, che un profondo conoscitore del “fenomeno Medjugorje” abbia dimenticato che la stessa “Gospa”, nel messaggio del 28 Febbraio 1982 *** avrebbe detto ai 6 ragazzi:

“Ringraziate tanto Tomislav perché vi sta guidando egregiamente. Andate nella pace di Dio, miei angeli!”

Ed è altrettanto strano che abbia dimenticato che René Laurentin, nel paragrafo intitolato “Una nuova guida spirituale” del suo libro Racconto e messaggio delle apparizioni di Medjugorje, abbia scritto: “Fra Tomislav […] si mette in contatto con i veggenti […] Ne diventa il “direttore spirituale” e sarà questo il titolo che manterrà nella parrocchia.”

Ancora più strano è il fatto che Padre Livio si sia dimenticato di ricordare che Marija Pavlovic abbia fatto parte della comunità di Vlasic…

*** Aggiornamento:

Il link ai messaggi del 1982 precedentemente presentato, è stato epurato di quello del 28 Febbraio, che fino a questa mattina era presente.

L’attuale link, punta al sito Medjugorje.eu che contiene una trascrizione del libro “Messaggio e pedagogia di Maria a Medjugorje. Raccolta cronologica dei messaggi. Urgenza del ritorno a Dio” di René Laurentin, noto Medjugorista da sempre favorevole alla “Gospa”. Di seguito una copia in PDF della pagina originale e uno screenshot con il messaggio cancellato in queste ultime ore.

PDF - I messaggi di Medjugorje - 1982



Altri siti con il messaggio:

Medjugorje.org

Medjugorje.eu - Messaggi dal libro di René Laurentin (da sempre pro-Medjugorje) “Messaggio e pedagogia di Maria a Medjugorje. Raccolta cronologica dei messaggi.Urgenza del ritorno a Dio”

DAL SITO:

http://abateoimpertinente.wordpress.com/2008/09/09/medjugorje-la-veggente-marija-pavlovic-ha-mentito-almeno-una-volta/



http://gioidi79.spaces.live.com/blog/cns!4F5C16173653E28A!4263.entry

Le gravi sanzioni canoniche contro p. Tomislav Vlašic, “direttore spirituale” dei veggenti

Le gravi sanzioni canoniche contro p. Tomislav Vlašic, “direttore spirituale” dei veggenti


“Severe misure precauzionali e disciplinari” nei confronti di p. Tomislav Vlašic, il francescano cosiddetto “direttore spirituale” dei veggenti di Medjugorje: le ha annunciate con un documento ufficiale del 30 maggio scorso la Congregazione per la Dottrina della Fede al vescovo di Mostar, mons. Ratko Peric, affinché questi informasse la comunità “per il bene dei fedeli”.

I reati contestati al religioso, che è sotto inchiesta dal 25 gennaio scorso, ma che in questi mesi non ha voluto collaborare con gli inquirenti (ed ha continuato nella sua fervente attività di dar vita a comunità e chiese attorno a Medjugorje) sono diffusione di dubbia dottrina, manipolazione delle coscienze, misticismo sospetto, disobbedienza verso ordini emanati legittimamente, atti contra sextum (contro il sesto comandamento, quindi di natura sessuale) aggravati da motivazioni mistiche.

P. Vlašic, che ora è confinato in Italia ospite in un monastero francescano, ha avuto l’obbligo di tagliare ogni contatto con la comunità da lui fondata, “Regina della Pace – Tutti tuoi, tramite Maria a Gesù”, o con i suoi avvocati; non potrà più apparire in pubblico, predicare o confessare, e dovrà pronunciare una solenne professione di fede cattolica, pena la scomunica per eresia e scisma.

Una biografia intrecciata con Medjugorje

Vlašic è una figura di primo piano nel fenomeno delle presunte apparizioni, iniziate nel 1981. Ne ricostruisce la storia il blog di Marco Corvaglia, studioso leccese autore del libro Medjugorje è tutto falso (Anteprima Edizioni, 2007). Sacerdote carismatico - si legge nel blog www.marcocorvaglia.blog.lastampa.it - Vlašic a maggio del 1981 aveva partecipato ad un congresso del Movimento carismatico, chiedendo di pregare per la guarigione della Chiesa in Jugoslavia. Dopo qualche settimana, ecco le prime apparizioni ai sei ragazzi, in seguito alle quali Vlašic si stabilisce come viceparroco a Medjugorje (dal 1981 al 1984), senza informarne il vescovo, e cominciando ad accompagnare i veggenti come loro “direttore spirituale”. Il ruolo del francescano appare incontestabile: persino il mariologo p. René Laurentin, che già dal 1983 frequentava Medjugorje, nella sua ricostruzione degli eventi fatta nel libro Racconto e messaggio delle apparizioni di Medjugorje (Queriniana, 1987) dichiara che p. Tomislav, dopo essersi messo in contatto con i veggenti, “ne diventa il ‘direttore spirituale’ e sarà questo il titolo che manterrà nella parrocchia”. Più avanti, ne Il segreto di Maria e l’avvenire (Edizioni Segno, 1996) conferma, in un capitolo intitolato “Le prime guide di Medjugorje” (p. 37), che Tomislav Vlašic “segnò la grande epoca di Medjugorje”. D’altronde lo stesso Vlašic, in una lettera a Giovanni Paolo II del 1984, si definì come “colui che, attraverso la divina provvidenza, guida i veggenti di Medjugorje”.

Nulla di nuovo sotto il sole

Le pesanti accuse mosse dalla Congregazione per la Dottrina della Fede al francescano esprimono, nella sostanza, quanto già affermato nel corso degli anni dalla gerarchia locale, che aveva fin da subito diffidato del personaggio: il 30 ottobre 1984, l’allora vescovo di Mostar, mons. Pavao Žanic, emanò un documento intitolato “La posizione attuale, non ufficiale, della Curia Vescovile di Mostar nei confronti degli eventi di Medjugorje”, in cui il francescano veniva definito “mistificatore e mago carismatico”. Per Zanic, d’altronde, da sempre contrario al business di Medjugorje, i giovani veggenti erano impostori o persone plagiate, e le apparizioni null’altro che allucinazioni, un falso. Secondo lui erano stati i francescani, che avevano eretto il santuario, ad istruire i ragazzi perché, aveva spiegato, si trovavano in una situazione di conflitto con il vescovo per una annosa questione di distribuzione delle parrocchie.

Nel 1997, il nuovo vescovo mons. Peric privò Vlašic della facoltà di confessare nel territorio delle diocesi di Mostar-Dubno e di Trebinje-Mrkan.

Nel 1984, infatti, era venuta alla luce la vicenda, risalente al 1976, di una suora croata, Manda Kozul, o suor Rufina, che viveva a Zagabria, in una comunità religiosa “mista” in cui all’epoca viveva anche Vlašic. La suora era incinta e si era trasferita in Germania per evitare lo scandalo, divenendo la governante di un anziano signore. Nel 1984, il vescovo di Mostar ricevette una lettera della donna, che indicava in Vlašic il padre del bambino. Mons. Zanic si recò personalmente dalla donna, che negò di aver scritto la lettera, ma il datore di lavoro presentò prove inoppugnabili. L’anziano signore, infatti, inoltrò il carteggio rinvenuto nella sua casa tra la donna e Vlašic al card. Ratzinger, che conosceva di persona, il quale a sua volta lo inoltrò a mons. Zanic. Quest’ultimo convocò Vlašic il 12 dicembre 1985, in presenza del provinciale francescano. Il prete si difese così: “La Vergine e la verità basteranno a difendermi”. Qualche stralcio del carteggio, riporta Corvaglia, apparve nel volume Medjugorje: the untold story, del giornalista E. Michael Jones, direttore del periodico cattolico statunitense Fidelity: “Riguardo al padre del bambino - scriveva Vlašic alla suora-madre - nessuno ti può costringere a dire il suo nome. Io penso sia meglio dire che tu hai incontrato qualcuno di passaggio che ti ha dato un falso nome e ha detto di volerti sposare. Poi se n’è andato e non si è più fatto sentire e tu eri incinta”. “Se tu lo dici anche ad una sola persona, anche se fosse tua madre o tua sorella - scriveva nei giorni in cui il bambino stava per nascere - l’hai detto a tutto il mondo. E non ne ricevi nessun guadagno, solo problemi. Ma otterrai la benedizione di Dio se mantieni il segreto, perché salvi molte sorelle e fratelli ed il mondo in questi tempi difficili. Sarai davvero come Maria, che accettò il suo personale destino e andò con il suo bambino ovunque dovette, assistita dalla Provvidenza, e il bambino, nonostante le tribolazioni che lei patì, divenne l’origine della massima gloria”. E lei, più realista, gli rispondeva: “Non è facile per me sopportare tutto ciò. Mi dici di essere come Maria, ma devo dirti che lei aveva Giuseppe con sé in una terra straniera”. Fu dopo l’emergere di questa vicenda che Vlašic “fuggì” in Italia, dove si dedicò alla fondazione della comunità “Regina della Pace”.

Altra vicenda inquietante è quella che ha per protagonista una stretta collaboratrice di Vlašic in Italia, Stefania Caterina, una sorta di suora laica insieme alla quale il religioso ha tenuto, alla fine degli anni ’90, esercizi spirituali nelle comunità da lui guidate. Si parla di inquietanti esercizi spirituali destinati alla “guarigione delle radici dell’uomo e dell’umanità”, sedute spiritiche in cui venivano evocati “arcidiavoli” ed arcangeli, conversazioni con lo Spirito Santo, Gesù e così via, il tutto impacchettato in una sorta di ideologia New Age (sr. Stefania Caterina ha anche scritto un libro, Oltre la grande barriera (Luci dell’Esodo, 2008), in cui si parla di flotte interplanetarie e ufo). Nel febbraio 2007 il vescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte, ha allontanato dalla “filiale” abruzzese della comunità “Regina della Pace”, con un provvedimento disciplinare, padre Vlašic e Stefania Caterina, rigettandone le “rivelazioni”.

“Sponsorizzato” dalla Madonna

Che p. Vlašic abbia cercato in ogni modo di farsi “legittimare” da un’autorità soprannaturale come direttore spirituale dei veggenti, esercitando dunque un pesante condizionamento sui veggenti, emerge anche dai diversi messaggi in cui la Madonna avrebbe fatto fin da subito riferimento a lui.

Risalirebbe al 6 ottobre 1981, ad esempio, secondo i sei veggenti, l’investitura ufficiale del religioso: “Padre Tomislav deve cominciare con il gruppo di preghiera. È necessario. Padre Tomislav deve pregare con fervore” (R. Laurentin, Corpus Chronologique des Messages, Oeil, 1988, pag. 157). “Ringraziate tanto padre Tomislav – avrebbe poi detto il 28 febbraio 1982, secondo quanto si legge sul diario della veggente Vicka Ivankovic – perché vi guida così bene”.

In ogni caso, le dimostrazioni di favore da parte della Madonna nei messaggi delle apparizioni non si contano.

Però poi il meccanismo si inceppa. Nel 1988 Vlašic scrisse una lettera aperta - che poi diventò un opuscolo intitolato Una chiamata nell’anno mariano, pubblicato in diverse lingue - in cui annunciava la fondazione della nuova comunità da lui guidata (“Regina della Pace – Tutti tuoi, tramite Maria a Gesù”, con sede a Parma; chiusa poi dal vescovo di Parma mons. Benito Cocchi, venne riaperta nella forma di associazione privata di fedeli con quattro sedi in Italia). Tale comunità, a suo dire, era voluta espressamente dalla Madonna. Una delle veggenti, infatti, Marija Pavlovic, il 21 aprile 1987 dichiarò – e scrisse nel medesimo opuscolo – che la Madonna, in una delle apparizioni, l’anno precedente, su domanda esplicita aveva confermato che si trattava di un suo progetto: “Questo è un piano di Dio”, avrebbe detto a Marija la Madonna. Poi accadde qualcosa di imprevisto: tre mesi dopo, nel luglio dello stesso anno, il 1987, in seguito, forse, ad una insidiosa intervista a Vlašic in cui gli veniva attribuita una scabrosa vicenda, Marija ritratta tutto in un comunicato in italiano e in croato, integralmente riportato dalla Curia di Mostar. “Dichiaro – vi scrisse tra le altre cose – di non aver mai chiesto alla Madonna nessuna conferma per questa Opera”; “di non aver mai dalla Madonna ricevuto né dato a p. Tomislav né a qualsiasi altra persona, una tale conferma e approvazione da parte della Madonna”; “la mia prima testimonianza - aggiungeva, riferendosi a quanto da lei affermato nell’opuscolo - non corrisponde a verità. Personalmente non avevo alcun desiderio di rilasciare alcuna dichiarazione scritta. p. Tomislav V. mi ha consigliato, insistendo parecchie volte, di scrivere, in qualità di veggente, una testimonianza aspettata dal mondo”.

(ludovica eugenio - www.adista.it)


One Response to ' luce su Medjugorje! '
http://www.donvitaliano.it/?p=668

Rivelazioni ufologiche di Stefania Caterina

Rivelazioni ufologiche di Stefania Caterina

" Stefania Caterina è nata a Genova il 19 gennaio 1959 da una famiglia cattolica e praticante, dalla quale ha ricevuto una solida educazione cristiana. In gioventù ha fatto parte di diversi movimenti ecclesiali, dedicandosi ad attività di volontariato e all’insegnamento del catechismo. Laureata in giurisprudenza, ha lavorato per sette anni come funzionario nella Pubblica Amministrazione. "

P.Tomislav Vlasić OFM, già parroco della parrocchia di Medjugorje e assistente spirituale dei veggenti é fondatore assieme alla pseudo-veggente Agnes Heupel della comunità e della fraternità Kraljice Mira, potpuno tvoji, po Mariji k Isusu (Regina della Pace, completamente tuoi per Maria a Gesù ).
" Nel 1994 Stefania Caterina ha deciso di lasciare tutto per consacrarsi totalmente a Dio e alla Sua opera, mettendo a disposizione del Signore i doni ricevuti da Lui» nella suddetta comunità, di cui diventerà, nel 2002, responsabile generale insieme a frà Kreso Busic di tutta la famiglia spirituale.
Il P.Tomislav puntualizza che la percipiente «ha le esperienze straordinarie da quando lei si conosce, da bambina, e pensava che tutti sentissero la voce di Gesù. […] Nel 1997-98, le esperienze diventano forti; il 14 febbraio 1998, con l’offerta della sua vita in sacrificio a Gesù per mezzo di Maria, si è aperto tutto» (fonte : registrazione audio ).
Stefania Caterina dice che tali esperienze «avvengono attraverso locuzioni interiori e visioni, durante le quali mi sono date spiegazioni dal Signore stesso o dai suoi strumenti, primo fra tutti S. Raffaele arcangelo» (Oltre la grande barriera, ed. Luci Dell’Esodo p.16); intervengono pure il Padre, Gesù, lo Spirito Santo, Maria, san Giuseppe, gli apostoli Giovanni e Paolo, gli Arcangeli e «in particolare Michele che si è presentato come il precursore della seconda venuta di Cristo» (registrazione), Lucifero, la piccola defunta Anna, le anime del Purgatorio, «uomini di altri pianeti» (p.16), ecc.; colpisce in questo elenco l’assenza dell’apostolo Pietro. Tutto avviene «senza estasi» (p.16). Ovviamente, la percipiente prende le distanze da qualsiasi forma di medianità o di occultismo per cui «non ho mai evocato anime dei defunti» (p.157), e pure da qualsiasi “gruppo carismatico” (cf. pp.16-17).
Le prime esperienze con gli extraterrestri risalgono al 1984, con «Ashtar Sheran, proveniente dal pianeta Alfa Centauri» (p.117), poi con sua moglie Kalna, con il sacerdote-re Aris e con «diversi fratelli e sorelle di Alfa Centauri» (p.117); ma precisa che non «mi è stato permesso finora di avere incontri fisici con umanità di altri pianeti» (p.117).
La statura della percipiente è tale da costringere lo stesso Lucifero a «svelare il suo volto e la sua azione di fronte a tutto l’universo» (p.81)."

fonte : studio critico del G.R.I.S. a cura di FRANÇOIS DERMINE, OP - VINCENZO ROSSI

Il contesto religioso

La Congregazione per la Dottrina della Fede, con Lettera prot. 144/1985-27164, del 30 maggio 2008, mi ha incaricato, in qualità di Vescovo locale di Mostar-Duvno, di informare la comunità diocesana sullo status canonico di fra Tomislav Vlasic, fondatore dell’aggregazione ”Kraljice mira potpuno Tvoji po Mariji k Isusu”.

Nella Lettera, firmata dal Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, arcivescovo Angelo Amato, sta scritto:
„Nel contesto del fenomeno Medjugorje, questo Dicastero sta trattando il caso del Rev. P. Tomislav Vlasic, OFM, originario di codesta regione e fondatore dell’aggregazione ‘Kraljice Mira, potpuno tvoji po Mariji k Isusu’. Con Decreto del 25 gennaio 2008, debitamente intimato, questo Dicastero imponeva severe misure cautelari e disciplinari al Rev. Vlasic. Notizie non infondate, giunte a questa Congregazione, rivelano che il religioso in parola non abbia ottemperato, neppure parzialmente, all’obbedienza ecclesiastica richiesta dalla delicatissima situazione in cui versa, mentre si appura che svolge solerte attività in codesta diocesi di Mostar-Duvno e nei territori pertinenti, dando vita ad opere di religione, edifici ed altro. Poiché il Rev. Vlasic è incorso nella censura dell’interdetto latae sententiae riservato a questo Dicastero, prego l’E.V., per il bene dei fedeli, di informare la comunità della condizione canonica del P. Vlasic, e, nel contempo, di relazionare circa la situazione in merito…”.
* * * * *
Si tratta del fatto che la stessa Congregazione della Santa Sede ha applicato le sanzioni ecclesiastiche nei confronti del R. P. Tomislav Vlašić, come risulta dal Decreto della Congregazione (prot. 144/1985), del 25 gennaio 2008, firmato dal Cardinale William Levada, Prefetto, e dall’Arcivescovo Angelo Amato, Segretario della Congregazione, e il “Concordat cum originali”, del 30 gennaio 2008, verificato da msgr. John Kennedy, ufficiale della Congregazione. Il Decreto è notificato al R. P. fra Tomislav Vlašić in Curia Generale OFM a Roma, il 16 febbraio 2008, e l’intimazione è stata controfirmata dal Ministro Generale dei Frati Minori, Padre fra José R. Carballo, Ordinario del Padre Vlašić. Nel Decreto della Congregazione sta scritto che il R. P. Tomislav Vlašić, è chierico dell’Ordine dei Frati Minori fondatore dell’aggregazione „Kraljice Mira, potpuno tvoji po Mariji k Isusu“ e coinvolto nel “fenomeno Medjugorje'' -segnalato alla Congregazione “per divulgazione di dubbie dottrine, manipolazione delle coscienze, sospetto misticismo, disobbedienza ad ordini legittimamente impartiti ed addebiti contra sextum”.

Studiato il caso, la Congregazione nel suo Congresso particolare ha decretato le sanzioni al R. P. fra Tomislav Vlašić, come segue: „

1. È fatto obbligo di dimora in una domus Ordinis della regione Lombardia (Italia) determinata dal Ministro Generale dell’Ordine, da attuarsi entro trenta giorni dalla legittima intimazione del presente decreto;

2. È interdetta ogni relazione con la comunità ‘Kraljice Mira…’ e con i suoi membri;

3. È vietato effettuare negozi giuridici e agire negli organismi amministrativi sia canonici che civili senza licenza scritta ad actum del Ministro Generale dell’Ordine e sotto la responsabilità dello stesso;

4. È fatto obbligo di seguire un iter formativo teologico-spirituale con valutazione finale e, previa recognitio di questo Dicastero, emissione della professio fidei;

5. Sono proibiti l’esercizio della ‘cura d’anime’, la predicazione, i pubblici interventi ed è revocata la facoltà di confessare fino alla conclusione di quanto disposto al numero precedente, salva la valutazione di merito.

Alla violazione dell’obbligo di dimora (n. 1) e dei divieti menzionati ai nn. 3 e 5 è annessa la sanzione dell’interdetto (ex can. 1332) latae sententiae, riservato alla Sede Apostolica.
Si ammonisce il Rev. Vlasic che in caso di contumacia si procederà al processo penale giudiziale in vista di più aspre sanzioni, non esclusa la dimissione, considerati anche i sospetti di eresia e scisma nonché di atti scandalosi contra sextum, aggravati da motivazioni mistiche.
Il Rev. Vlašić rimane sotto la giurisdizione diretta del Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori che provvederà alla vigilanza tramite il Superiore locale o altro Delegato”.
* * * * *
Ai sacerdoti, religiosi, religiose ed altri fedeli nelle Diocesi di Mostar-Duvno e Trebinje-Mrkan, nonché a tutti a cui spetta “nei territori pertinenti”, si porta a conoscenza in quale status canonico versa il R. P. fra Tomislav Vlašić. Con particolari ossequi
+ Ratko Perić, vescovo, m.p.
don Ante Luburić, cancelliere, m.p.

Secondo la Chiesa Cattolica le iniziative di Tomislav Vlasić non sono da considerarsi propriamente compatibili con la tradizione del Magistero per cui è stato sospeso come sacerdote cattolico e allontanato dalla comunità. Commenta così Padre Livio direttore di Radio Maria ( radio espressamente dedicata a Medjugorje ) :
«Ciò che appare su molti siti internet e su alcuni libri, ossia che Padre Tomislav era Parroco di Medjugorje è dunque falso, come pure è falso che egli fosse la guida spirituale dei veggenti. Egli si è proclamato tale. Dal 1985 è stato allontanato da Medjugorje e da allora non ha più fatto parte dell'equipe parrocchiale. È importante tenere presente questo fatto per non confondere la sua posizione con le apparizioni di Medjugorje.
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Gli addebiti che vengono attribuiti a Padre Tomislav sono ...: sospetto di eresia, manipolazione delle coscienze, sospetto misticismo, disobbedienza e addebiti contro il Sesto Comandamento
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Per quanto riguarda il decreto della Congregazione per la Dottrina della Fede del 25 gennaio 2008, c'è da dire che questo decreto arriva dopo una lunga inchiesta durata decenni. Si è trattata di una inchiesta molto scrupolosa, seria e fondata. Tra l'altro, tale decreto non è stato pubblicizzato proprio per dare la possibilità all'interessato di mettere in pratica le direttive della Santa Sede. Siccome queste direttive non sono state adempiute, la Santa Sede ha incaricato il vescovo di Mostar di rendere pubblico questo decreto.
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Le eresie sono gravissime. Al riguardo basti sapere che c'è un libro intitolato Oltre la barriera, che si propone come rivelazione privata di quella che un tempo era la madre generale di questa aggregazione: Caterina Stefania, poi rimossa dall’Autorità Ecclesiastica.. Costei, assieme a Padre Tomislav, era infatti la responsabile di questa aggregazione di laici. Tale libro, che fra l'altro viene anche pubblicizzato in internet da siti legati a Medjugorje ed anche diffuso fra i pellegrini – cosa di per sé gravissima! – è pieno di dottrine dubbie e di eresie vere e proprie, tra l'altro con aspetti comici degni di qualche film di Hollywood. Questa Caterina Stefania avrebbe infatti contatti con alieni ed extraterrestri che farebbero rivelazioni speciali.
[ Oltre la grande barriera, ed. Luci Dell’Esodo,
Mestre-Venezia 2008, 304pp. ]
Riguardo a questo libro è possibile consultare una severa esposizione critica operata dal GRIS [ www.gris.org ], che è il Gruppo di Ricerca sulle Sette che fa capo alla Conferenza Episcopale Italiana . La critica avanzata dal GRIS nei confronti di questo libro di Caterina Stefania si basa anche su conferenze tenute da Padre Tomislav Vlašić.
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D'altra io personalmente posso dire che nel 1988 Padre Vlašić aveva inviato una lettera al Santo Padre e al mondo - allora la veggente non era Caterina Stefania ma una tedesca, Agnes Heupel – e in quella lettera veniva negato l'inferno. Si sosteneva infatti che l'amore di Dio avrebbe incendiato l'inferno. Padre Vlašić, sapendo delle mie critiche, mi aveva telefonato e io in quella telefonata gli esposi tutte le eresie contenute in quella lettera e gli dissi apertamente di lasciare quella pseudo-veggente. Di tutta risposta ricevetti un “no” tondo tondo. .. Io personalmente avevo già nel 1985 identificato un filone gnostico-eretico presente a Medjugorje, che però nulla ha a che fare con i sei veggenti di Medjugorje.
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È una vittoria della Madonna e, se mi è consentito dirlo, anche una vittoria del sottoscritto e di Radio Maria: quando mai avete sentito nominare Padre Tomislav Vlašić a Radio Maria? Mai, mai, mai! Da parte dei nostri ascoltatori chiediamo pertanto gratitudine e obbedienza alla Chiesa, e nel medesimo tempo la piena consapevolezza della grandezza e bellezza del dono di Medjugorje sul quale la Chiesa vigila ed è pronta ad intervenire, eliminando i tentativi di inquinamento .»

[ Commento radiofonico di Padre Livio Fanzaga, lunedì 8 settembre 2008.]


Le rivelazioni

«Il libro “Oltre la grande Barriera”, indica la strada per raggiungere la LUCE di Dio. Da questa luce nasce la conoscenza vera, la conoscenza immediata di Dio che apre un orizzonte nuovo e getta una luce profetica sui grandi misteri dell’universo. È questa la Luce che illumina tutti i misteri e ci mette in grado di comprenderli, permettendoci di ottenere le risposte alle nostre domande più profonde. Così, illuminati interiormente, possiamo entrare nelle profondità della vita e spaziare nell’universo»

«Il fulcro delle rivelazioni che mi sono state affidate, è il grande messaggio contenuto nell’inno cristologico della lettera di S. Paolo agli Efesini» dove l’apostolo parla del «disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra» (Ef 1,8-10). Tale ricapitolazione assume una dimensione cosmica, coinvolgendo appunto - ed è questo l’aspetto più “originale” - gli extraterrestri.
«Le rivelazioni contenute nel libro riguardano l’esistenza di altre umanità nell’universo, ed il loro rapporto con noi, toccano il mistero della creazione e del peccato originale con le sue conseguenze. […] Affrontano il mistero della vita dal concepimento fino alla dimensione ultraterrena del purgatorio e del paradiso. Aprono uno spiraglio sul mistero del Male, sull’esistenza dell’inferno e dell’azione delle forze tenebrose nell’universo, aiutandoci a comprendere molti dei meccanismi dai quali nascono paura, aggressività, depressione e malattie. Parlano della guarigione delle nostre radici più profonde, illuminano il mistero della morte, fino ad aprirci lo scenario grandioso della Pasqua dell’umanità, alla fine dei tempi, quando tutta l’umanità e l’intera creazione saranno trasformate e rientreranno nell’originaria dimensione della vita incorrotta».

Le ultime pagine del libro illustrano al lettore la méta che l’umanità e l’intera creazione devono raggiungere. Entrambe saranno portate da Gesù Cristo oltre la Grande Barriera del Cielo, che «segna il limite fra il finito e l’infinito, fra il tempo e l’eternità. Oltre la Barriera non ci sono più né spazio né tempo, così come voi li concepite. La dimensione fisica non esiste più. Esiste solo la dimensione dello spirito, e tutto acquista lo spessore dell’eternità (Cap. 12).

“Tutta la Chiesa universale è impegnata nella preparazione del grande esodo cosmico che attende l’intera creazione, cioè spiriti puri, uomini vivi e defunti di ogni pianeta, tutte le creature. Tutto ciò che esiste ed è esistito dall’origine dei tempi, sarà portato a Gesù Cristo per essere a Lui sottomesso. […] I grandi Arcangeli e tutti gli angeli saranno inviati in ogni punto dell’universo per raccogliere i buoni, e sostenerli nelle prove. I vostri fratelli dell’universo fedeli, vi visiteranno nel tempo stabilito da Dio e vi aiuteranno. La Chiesa della terra sarà chiamata a dare il suo grande contributo, secondo i piani di Dio” (S. Raffaele arcangelo, 28/7/2007)».

Tale contributo comporta da una parte l’evangelizzazione delle «altre umanità, oltre a quella della Terra, che vivono su diversi pianeti» (p.23) e, dall’altra, il “battesimo in Spirito Santo e fuoco” e la guarigione “delle radici” o dell’albero genealogico delle anime purganti e viventi; e il suo successo viene affidato, come già detto, al cammino delle “anime offerte” portato avanti dalla comunità-fraternità Kraljice Mira.

Riguardo alle “altre umanità” disseminate nell’universo, ci sono quelle fedeli a Dio e quelle ribelli. Le umanità ribelli, proprio perché (ci viene detto) non si sono legate come noi a Satana con una Alleanza, godono di una evoluzione maggiore e di facoltà più sviluppate, e Satana concede loro poteri e privilegi utili per distruggere le umanità fedeli, senza però riuscirvi per la «schiacciante superiorità di queste ultime su tutti i livelli» (p.150); cercano pure di stabilire contatti con la Terra «usando telepatia, occultismo, e con l’aiuto di potenti medium» (pp.148 e 149) e riescono talvolta a visitare il nostro pianeta, sempre però sotto la stretta vigilanza dei fedeli di Alfa Centauri e, quindi, non in maniera esplicita.
Tra le umanità fedeli si distingue nettamente quella di Alfa Centauri, che ha mantenuto molti doni dello stato di integrità originale. «Tuttavia, subiamo alcune conseguenze del peccato originale per giustizia, perché apparteniamo all’umanità che in maggioranza ha tradito e si è resa colpevole di fronte a Dio» (p.125).

L’umanità di Alfa Centauri «presenta il grado evolutivo più alto nell’universo» (p.123), sia a livello spirituale che tecnologico. Sul suo pianeta, esiste un solo Tempio dal quale sgorga una sorgente che lo bagna e lo vivifica (cf p.132). Tra i personaggi più conosciuti, c’è Aris «sacerdote e re del mio popolo, perché presso di noi questi due aspetti non possono essere divisi» (p.125); viene poi precisato che «sul nostro pianeta anche i sacerdoti hanno una sposa, che li accompagna nella vita e nella missione. Questo è indispensabile per noi. Nessuno può camminare da solo, ma l’uomo e la donna sono stati creati per camminare insieme verso Dio» (p.127). La stessa cosa non è possibile qui sulla terra perché «la vostra sessualità è stata sporcata da Satana» (p.127). Ashtar Sheran [Verosimilmente trasposizione del nome Astarte, l’antica divinità fenicia spesso confusa con Ishtar, divinità babilonese.]

Il comandante della potente flotta interplanetaria, è scienziato, «ingegnere e progettista dell’astronave madre» come pure sua moglie Kalna (cf p.137), mentre molte donne fanno parte degli equipaggi di astronavi (cf pp.135 e 137). «Condividiamo con i pianeti, che sono pronti a riceverle, anche le nostre conoscenze scientifiche e tecnologiche, per il loro bene, ma non accontentiamo la curiosità di nessuno» (p.128). «Già adesso le nostre navi spaziali sono in orbita attorno alla Terra, per ordine di Dio, […] per impedire che l’umanità della Terra si autodistrugga. […] Abbiamo finora impedito molte catastrofi e guerre sul vostro pianeta. […] Le nostre scoperte scientifiche vanno molto al di là della vostra portata» (pp.129-130, 139)
Pur essendo rigorosamente non violenti e perciò vegetariani (cf p.132), gli Alfa Centauri esercitano una missione di polizia interplanetaria, «limitandosi a mettere fuori uso le armi altrui» (p.128). «Dio ci manda nell’universo a compiere quelle missioni che gli angeli non possono compiere, perché non hanno un corpo» (p.129).

«uno dei compiti più importanti dell’umanità di Alfa Centauri è di comandare la grande flotta interplanetaria. Essa è composta dai più potenti veicoli spaziali e da equipaggi scelti, messi a disposizione dai pianeti fedeli a Dio» (123). L’ammiraglia della flotta interplanetaria è a tal punto grande da poter oscurare la Terra con la sua ombra (cf p.123). Queste astronavi sono «vere e proprie città» (p.127). Quando i tempi saranno maturi, gli extraterrestri «si manifesteranno apertamente ed in modo visibile a tutti. È nei piani di Dio che ciò avvenga. Allora la grande flotta interplanetaria si posizionerà sopra la Terra, e sarà visibile da ogni angolo del pianeta» (p.129).

Veniamo pure a sapere che Israele e, in particolare, Mosè sapevano dell’esistenza degli extraterrestri, dai quali sono stati aiutati e salvati, «specialmente in occasione del grande esodo dall’Egitto» (p.121). Gesù stesso avrebbe rivelato la loro esistenza agli apostoli, soprattutto dopo la sua risurrezione. «L’apostolo che maggiormente conosceva per rivelazione queste realtà era S. Paolo» (121). «S. Paolo mi ha spiegato che quando parlava dei pagani, tra essi includeva anche gli abitanti di altri pianeti, bisognosi di conoscere Gesù Cristo» (p.122).
Si tratterebbe insomma del mistero che «non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come al presente è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che tutti i Gentili cioè sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità […]. A me, che sono l’infimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia di annunziare ai Gentili le imperscrutabili ricchezze di Cristo» (Ef 3,5.6.8); questi pagani (o Gentili) sarebbero, appunto, le umanità degli altri pianeti.

Purtroppo «l’annuncio ad altri pianeti sarebbe dovuto partire subito, nella potenza dello Spirito Santo. […] Ciò non è avvenuto. S. Paolo mi ha parlato di ostacoli, diffidenze, paure, divergenze sorte all’interno della Chiesa a questo riguardo, unite alla scarsa conoscenza scientifica. Allora come oggi, molti temevano di subire una “invasione aliena” e forse di perdere qualche posizione» (p.121). Una domanda sorge spontanea: quale sarebbe stata la posizione da difendere dopo l’Ascensione di Gesù? Forse il primo posto tra i martiri?

Il principale indiziato in questa mancata svolta della Chiesa è nientemeno che S. Pietro: «S. Paolo mi ha rivelato che S. Pietro stesso, riteneva che la Chiesa avrebbe prima dovuto radicarsi fra i Giudei e quindi sulla Terra. Solo in seguito si sarebbe potuto pensare ad altre realtà. S. Paolo riteneva invece necessario seguire la rivelazione ricevuta, e portare l’annuncio a tutto l’universo, per ricevere così maggior potenza dallo Spirito Santo» (p.122). Si tratta di un’accusa gravissima in quanto proprio Pietro, che aveva ricevuto la missione di rafforzare la fede dei suoi fratelli, si sarebbe rifiutato di «seguire la rivelazione ricevuta» riguardo all’apertura ai Gentili; si dimentica del resto che fu proprio Pietro a «seguire la rivelazione ricevuta» dando per la prima volta il battesimo a una famiglia di Gentili, ossia non appartenente al popolo dell’Antica Alleanza (cf At 10). Questo linguaggio della Caterina non induce forse a ritenere più illuminata la dimensione carismatica e profetica della Chiesa rispetto a quella gerarchica e istituzionale?

Ad ogni buon conto, «dopo la morte degli Apostoli questa realtà si è spenta gradatamente. Dio ha preso atto delle difficoltà e delle scelte della Chiesa, rispettandone la libertà e rimandando l’annuncio a tutti gli abitanti dell’universo a tempi più maturi» (p.123).«Gli uomini dei pianeti fedeli a Dio, pur conoscendo gli eventi della salvezza, attendono, secondo la giustizia e l’ordine di Dio, che la Chiesa della terra porti l’annuncio a tutti gli altri» (p.211). «È giunto il tempo del grande annuncio della salvezza ad ogni uomo dell’universo, il tempo della sconfitta definitiva di Satana» (p.143).

Considerazioni critiche

" Rimane perciò difficile non fare rientrare queste rivelazioni in ciò che gli esperti anglosassoni chiamano il “cultic milieu” tipico dei tanti culti dei dischi volanti. Con questa espressione si intende, tra le altre cose, un ambiente nel quale elementi culturalmente all’ordine del giorno ma di per sé non religiosi (extraterrestri, diete, corsi di personalità, terapie, pratiche occulte, ecc.) vengono inseriti in un contesto religioso finora dominante allo scopo di offrirne interpretazioni devianti o nuove.
Per convincerci ulteriormente, basta ricordare alcune caratteristiche generali dei culti dei dischi volanti elencati dallo specialista in materia Jean-Bruno Renard, sociologo dell’Università di Montpellier:
«a) la trascendenza e la perfezione degli extraterrestri, esseri benevoli che vengono “dall’alto” e che sono infinitamente più perfetti degli uomini;
b) una “nuova rivelazione”, trasmessa al fondatore che viene incaricato di diffonderla nel mondo, e che talora svela il “vero” significato delle antiche scritture religiose, in particolare della Bibbia; […]
c) un catastrofismo che annuncia avvenimenti apocalittici (spesso una guerra nucleare, o un disastro causato dall’inquinamento) da cui tutti - o almeno alcuni - saranno salvati solo grazie all’intervento dei “fratelli dello spazio”;
d) un messianismo fondato sulla credenza nell’imminente manifestazione pubblica degli extraterrestri sul nostro pianeta, che deve essere preparata dall’opera di una minoranza illuminata;
e) un millenarismo, corollario del catastrofismo e del messianismo - secondo cui la venuta degli extraterrestri inaugurerà una nuova età dell’oro (l’Età dell’Acquario, il New Age...);
f) il fascino della tecnologia e della scienza, che porta i culti ufologici a definirsi raramente “chiese” e a presentare piuttosto le loro teorie in linguaggio “scientifico”;
g) gli «antecedenti mistici» - come li chiama Renard - dei fondatori e di molti adepti dei culti dei dischi volanti».
Come minimo, l’innesto delle rivelazioni ufologiche di Stefania Caterina viene a modificare in modo rilevante l’assetto teologico e spirituale della fede cristiana. Lo confermano le loro derivazioni dall’esotero-occultismo e gli errori teologici.

L’appartenenza delle rivelazioni di Stefania Caterina al cultic milieu viene ulteriormente attestata dal fatto che i personaggi Ashtar Sheran e sua moglie Kalna sono notoriamente legati all’ambito dell’esotero-occultismo e del New Age. Per constatarlo, basta citare alcuni dati.

Nel libro Veritas Vincit (la verità vince) dettato nel 1959 al medium Herbert Victor Speer di Berlino tramite “scrittura telepatica” da Ashtar Sheran, anche qui «comandante in capo della flotta spaziale extraplanetaria» a nome della “Fratellanza Cosmica”, veniamo a sapere che questi nostri fratelli del pianeta Metharia del sistema solare di Alfa Centauri, autodefinitisi “santini”, hanno la missione di impedire guerre mondiali sulla Terra servendosi di astronavi gigantesche e di portare la “nuova rivelazione” di matrice teosofica: credenze esoteriche, reincarnazione e cristianesimo alquanto sincretista. L’autore extraterrestre ci comunica che «siamo stati male informati» e che la Sacra Scrittura è bugiarda in quanto sarebbero stati i “santini” a istruire Mosè e a dettargli le Tavole della Legge in una nave spaziale; la nube del monte Sinai altro non sarebbe stata che un’astronave e gli Israeliti avrebbero scambiato per Dio il «messaggero della nave spaziale». I profeti della Bibbia erano solo dei medium, mentre gli stessi “santini” sono in contatto con Cristo e hanno collaborato al miracolo di Fatima. Leggiamo pure in questo libro che «l’ateismo è una follia, ma anche la vostra religione, alterata com’è presentemente, non è accettabile per nessuna persona intelligente»

Di Ashtar Sheran, sappiamo che è stato evocato dai medium berlinesi del Mediale Friedenskreis, associazione fondata appunto da Herbert Victor Speer nel 1955, e dalla medium italiana Germana Grosso. Anche la contessa Roland d’Oultremont ne aveva parlato, in una conferenza tenuta dalla Società Teosofica del Belgio, definendolo il «capo degli extraterrestri».
L’eco del contattismo americano raggiunge l’Italia negli anni ’50, fra l’altro sulle colonne della prima rivista ufologica italiana Spazio e Vita (1958-1959). Agli inizi degli anni ’60 cominciano a farsi conoscere i primi contattisti italiani, le cui vicende sono descritte con curiosità dalla stampa. Un ruolo preminente è assunto in quel decennio dal Centro (o Gruppo) Alaya di Venezia, ormai scomparso, che si distingue tra i numerosi centri che, a livello internazionale, ricevono messaggi da Ashtar Sheran o Shteran, comandante della Flotta Intergalattica.

Nel 1962, un certo Eugenio Siragusa proclama di essere stato contattato, alle pendici dell’Etna, da extraterrestri ( Esseri di luce) autodefinitisi come “messaggeri di Dio” e poi presentatisi con i loro nomi e le loro funzioni: Asthar Sheran, comandante della flotta spaziale nel settore del sistema solare (confermato anche da altri contattisti), Woodok, capitano dell’astronave Cristal-bel, e infine Adoniesis, la sua guida personale. Il Siragusa fonda il Centro Studi di Fratellanza Cosmica (denominato anche “Nonsiamosoli”) e inizia la propria missione incentrata sulla convinzione che «gli extraterrestri dicono di essere disposti a manifestarsi pubblicamente al mondo e a concedere un aiuto scientifico e tecnologico in grado di proiettare l’umanità verso un futuro di inimmaginabile progresso spirituale e materiale»

Nel 1980 Giorgio Dibitonto asserisce di essere stato contattato da un extraterrestre sceso da un disco volante, presso Genova, e definitosi come “l’arcangelo Raffaele”; per di più si intrattiene con una certa Kalna… Segue poi la fondazione della “Missione Cosmica – NovaConvivia” e la pubblicazione di un libro intitolato Angeli in astronave, presentato con entusiasmo da don Corrado Balducci, teologo e noto demonologo, che narra la strabiliante esperienza del contattista. Nel 1995 egli dà inizio alla rivista NovaConvivia, finalizzata alla diffusione delle rivelazioni e dei messaggi provenienti dagli extraterrestri in chiave spirituale e religiosa. Al centro delle preoccupazioni del Dibitonto sta la profezia relativa «al terzo segreto di Fatima e ai fatti che precedono il Regno dei Mille Anni...», ossia una tremenda guerra accompagnata dalla spietata lotta intrapresa dal demonio contro i figli del Padre celeste; il libro lascia intendere che saranno gli angeli in astronave mandati da Dio a salvare l’umanità: «Nessuno, proprio nessuno, sulla terra può ormai salvare il pianeta dalla rovina alla quale è stato avviato da uomini insensati»...

Nel 1988, il testimone passa a Giorgio Bongiovanni che, con il fratello Filippo, direttore della rivista Nonsiamosoli, vanta anche lui dei contatti con gli extraterrestri. Nel 1989 a Porto Sant’Elpidio (Ascoli Piceno), gli sarebbe apparsa la Madonna di Fatima, dalla quale avrebbe ricevuto le stimmate.

Degna di menzione è la C.O.O.P. C.O.S.M.O. (Cooperativa Operante Opportunità di Pace – Condivisione Olistica Simbiosi Multiplanetaria Organizzata) ; si tratta del movimento fondato dalla pistoiese Anna Federighi, che riceverebbe dal 1989 messaggi non solo di trapassati ma pure di entità cosmiche accomunate dal desiderio di aiutare gli uomini nel loro cammino evolutivo. Agli inizi del 1996, la vita della contattista conosce una svolta grazie all’intervento di Aquila Bianca, sciamano del Nuovo Messico che si proclama inviato del Comando di Ashtar Shteran (Coordinatore di tutte le Flotte Celesti), il quale rivela di avere come compito di aiutare l’uomo a risvegliare la propria coscienza in vista del nuovo millennio.

Potremmo allungare la lista con altri gruppi e personaggi contattisti, anche non italiani, ma quanto detto basta per far capire che l’esperienza di Stefania Caterina, a sua volta contattata da Ashtar Sheran, Kalna, l’arcangelo Raffaele ed altri, non nasce dal nulla. "

NOTE

Cf Colin Campbell, «Cults, the Cultic Milieu, and Secularization» in A Sociological Yearbook of Religion in Britain, vol. 5 (London: SCM Press, 1972) e Michael Barkun, Religion and the Racist Right, Chapel Hill: University of North Carolina Press, 1994).

Les Extraterrestres. Une nouvelle croyance religieuse?, éd. Du Cerf, Paris 1988. « Religion, Science-fiction et Extraterrestres. De la littérature à la croyance », in Archives de Sciences Sociales des Religions, n°50/1, 1980, p. 143-164. « La Croyance aux extraterrestres. Approche lexicologique », in la Revue française de sociologie, no 27, 1986, p. 221-229.

Pier Luigi Zoccatelli, Contatti dai cieli (http://members.tripod.com/~unavocegrida/Ufo.htm).

Sono migliaia i siti internet legati ad Ashtar Sheran.

A. Sheran, Veritas vincit, Alaya, Venezia 1959, p. 47 (tratto dal libro di Armando Pavese, Poteri misteriosi della mente, Piemme, Casale Monferrato 2002).

Cf http://jacquesfortier.tripod.com/Ashtar.htm,

Da www.giorgiobongiovanni.it/eugeniosiragusa/index.htm.

fonte : studio critico del G.R.I.S. a cura di FRANÇOIS DERMINE, OP - VINCENZO ROSSI
http://www.corsodireligione.it/religioni/paranormale/ufo_3.htm