VERITA' E FALSITA' NELLE APPARIZIONI MARIANE E ARTICOLI SULLA BEATA VERGINE MARIA.

venerdì 2 gennaio 2009

IL VATICANO CONTRO MARIA LA MADRE DI GESU'

CENTRO ANTI-BLASFEMIA

DA UN PO' DI TEMPO IL VATICANO STA CERCANDO DI DISTRUGGERE LA FIGURA DELLA MADRE DI GESU'
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Vediamo che per distruggere la figura di Maria il Vaticanon usa i mezzi più idonei nel mondo attuale;
i media e particolarmente films e opere teatrali, i libri non li legge nessuno.

Ultimamente il Vaticano patrocinia il Musical " Maria di Nazaret una storia che continua " di M.Pia Liotta (1)

Al Centro Anti-Blasfemia abbiamo scritto verso Agosto di questo Musical " Maria di Nazaret un storia che continua "
sulla Madonna che era stato presentato in Vaticano ed il Vaticano lo aveva sostenuto, noi siamo diventati tristi,

perché i Musical dissacrano i Santi, li fanno cantare e quindi apparire degli imbecilli senza nessuna santità.
Ancora non eravamo a conoscenza del peggio, ecco che dei nostri membri Daniele Ascarelli e Martino Gerber,
sono stati a Roma recentemente per visitare dei loro amici e per incontrare degli studiosi biblisti americani che si
trovano a Roma, per casualità si sono trovati alla casa di Maria teatro tenda presso cinecittà, dove fanno
questo Musical, e quindi hanno visto questo spettacolo blasfemo, non potevano crederci, e perfino volevano
andare fuori a non vedere, ecco che una cantante ballerina calabrese Alma Manara figlia della M.P.Liotta
la regista e inventrice di queste bestemmie, interpreta Maria la Madre di Gesù, danzava, volteggiava, faceva salti accrobatici,
era anche sostenuta in aria con una mano,
poi cadeva sul corpo del ballerino che interpretava Giuseppe e mimava, un rapporto sessuale, ora questi balletti
scandalizzano quando sono fatti su persone normali, sono troppo osceni, figuriamoci se rappresentano Maria e Giusppe.
Ancora potrei continuare con la danza, ma è meglio raccontere il resto, in questo Musical Maria non ha nessuna grazia,
nessuna santità, è volgare, civetta, disinibita, fa la fornaia, una donna matura che lavora, grezza e popolana,
incontra gente e anche uomini, uomini che ne vogliono aprofittare, ecco che c'è un uomo che sta con lei,
perfino nella sua stanza da letto, la invoglia a fare sesso, lei ha desideri , vorrebbe,ma poi si trattiene.
Questo losco individuo è Barabba. Lasciamo il racconto che contiene altre bestemmie, un Gesù troppo
umano soggetto a sua Madre più del dovuto e tante altre cose.
Vogliamo spiegare un punto fondamentale, nei Vangeli ufficiali ed apocrifi, Maria quando incontra l'Arcangelo Gabriele,
è ancora Bambina, ben protetta e custodita, piena di virtù, il Signore è con lei, quindi è una bimba
diversa da
tutte le altre, perché piena di Santità, ora nei Vangeli ufficiali, Maria sebbene sia promessa a Giuseppe,
lo conoce solo di vista, così era uso allora con i matrimoni combinati. Dichiara in Luca " Non conosco uomo"
Ora devi sapere che Giuseppe avvertito in sogno che Maria è gravida per opera dello Spirito Santo, crede
sì ma conosce anche l'innocenza di Maria. Se invece Maria fosse la donna di mondo del Musical,
Giuseppe non l'avtrebbe creduta sincera, e avrebbe pensato che il bimbo fosse figlio di Barabba trafficante d'armi,
o altro losco individuo, i massoni cercano di ufficializzare che Gesù è nato da un soldato romano
come è scritto nel Talmud e Toledot Yeshua.
Con questi Musical e i films blasfemi voglio lavare il cervello ai cattolici.

Daniele e Martino sono di origine ebraica e biblisti, conoscono bene la storia d'Israele, e sanno che Barabba
era un brigante assassino, liberato in cambio di Gesù, ed aveva la sua età, un giovanotto, che mai
avrebbe potuto conoscere Maria bambina chiusa e protetta in casa, protetta anche dal Signore.

Come inventano storie così cattive per distruggere i Vangeli, Gesù e Maria ?

Comunque se il Musical fosse fatto da atei, pazienza, ne fanno tanti di opere blafeme.
Ma questo Musical è patrocinato dalle più alte cariche Vaticane, che vogliono diffonderlo,
anche in tutte le chiese. La prima si è svolta il Vaticano con grande successo,
poi con aiuti dall'alto queti commedianti bestemmiatori hanno ottenuto spazio a Cinecittà,
restano in questo teatro tenda fino a Maggio, poi vanno in tourné,
ora per sembrare vei cattolici fanno anche la mensa ai poveri, un vero complotto contro la Madonna.
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NON E' LA PRIMA VOLTA DEL VATICANO CONTRO LA VERA FIGURA DI MARIA CHE LA CHIESA HA CUSTODITO PER 2000 ANNI.

ECCO IL NATALE 2006 IL VATICANO APPOGGIAVA IL FILM NATIVITY DI C.HARDWIKE (1)

La chiesa cattolica da una parte si appoggia sui dogmi mariani, ma ultimamente li sta distruggendo approvando certi film blasfemi.
Il film Nativity, sostenuto dalla Chiesa Cattolica e Vaticano, ci mostra una Maria che fa un parto moderno, suo marito estrae il bambino Gesù che sta per nascere,
insanguinandosi le mani. Maria sente forti dolori, quindi questo spettacolo blasfemo del parto annulla la verginità post-partu.
Nel film ci sono altre falsità, come quella in cui gli abitanti di Nazaret criticano Maria e Giuseppe, perché lei è in attesa prima di vivere insieme,
invece dai Vangeli sappiamo che di questo mistero nessuno sapeva nulla, tranne Maria e i suoi famigiari e Giuseppe suo fidanzato.
In una scena Maria cade nel fiume, c'è un serpente, roba da matti, quando dai Vangeli sappiamo che Maria era protetta dall'Altissimo.
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Nello stesso anno 2006 il Vaticano dona l'autorizzzione pr la miniserie di Canale5 : " LA SACRA FAMIGLIA" (3)

La Sacra Famiglia. Il film per la tv è stato diretto da Raffaele Mertes ed interpretato da Alessandro Gassman nella parte di Giuseppe,
da Ana Caterina Morariu in quella di Maria, da Brando Pacitto in quella di Gesù bambino e da Franco Nero in quello di Zaccaria, padre di Giovanni il Battista.

La miniserie; " La Sacra Famiglia"di raffaele Mertes, di Canale 5, approvata dal Vaticano, fa vedere una famiglia perversa.

Maria, donna libera, scappa per convivere con un uomo, Giuseppe che è agnostico e crede che Gesù è figlio di un soldato romano.

Giacomo figlio di Giuseppe, vuole Maria, non riuscendosi con le buone,cerca di violentarla,con molta violenza,sbattendola tante

volte contro una parete ,questo Giacomo nel film così maniaco e perverso, sarebbe il S.Giacomo il Giusto,

fratello del Signore, morto martire, e Santo davvero, da una vita piena di preghiere e da una grande castità, morendo vergine.

Nella miniserie, Giuseppe e Maria si amano e fanno l'amore. Gesù non si capisce cosa sia,

da bambino sta per annegare nel fiume, poi ancora bambino amoreggia con la sua fidanzatina, Maria Maddalena.

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L'APPROVAZIONE DEL VATICANO PER QUESTE OPERE BLASFEME

(1) I testi del Musical " MARIA DI NAZARET UNA STORIA CHE CONTINUA ";
sono stati visionati ed accettati dal mariologo Padre Stefano De Fiores e don Antonio Tarzia direttore responsabile del gruppo periodici San Paolo.
Il Musical è patrocinato dal Vaticano; con sostenitori entusiasti e patricinatori: il Segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone, i Pontifici Consigli delle Comunicazioni sociali e della Cultura
e il presidente del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, Claudio Maria Gelli. Qindi le autorità Vaticane approvano la dissacrazione della S.S. V.Maria.
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(2) FILM NATIVITY
CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 17 novembre 2006 (ZENIT.org).- Domenica 26 novembre avrà luogo in Vaticano la presentazione mondiale del film “The Nativity Story”.

Tra le settemila persone che assisteranno alla proiezione nell’Aula Paolo VI ci saranno la regista del film, Catherine Hardwicke, gli attori Shohreh Aghdashloo e Oscar Isaac, i produttori Marty Bowen e Wyck Godfrey e lo sceneggiatore Mike Rich.

La proiezione del film, prodotto dalla New Line Cinema, sarà preceduta dalla lettura di un brano del Vangelo e da una preghiera scritta da monsignor Angelo Comastri, Vicario generale del Papa per lo Stato della Città del Vaticano e Arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano.

L’Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, pronuncerà un discorso di presentazione.

L’evento servirà per raccogliere fondi per la costruzione di una scuola nella città israeliana di Mughar – la cui popolazione è formata da cristiani, musulmani e drusi –, a 40 chilometri da Nazareth.

“The Nativity Story” racconta dell’anno di vita di Maria culminato con la nascita di Gesù, della visita dei pastori e dei Magi, della stage degli innocenti da parte di Erode e della fuga di Giuseppe e Maria con il Bambino in Egitto.

Secondo Peter Malone, critico cinematografico di Signis, la World Catholic Association for Comunication, la pellicola è interessante sia per i cristiani che per i non cristiani.

“La sceneggiatura è ben radicata nei testi biblici, sia nell’eredità dell’Antico Testamento che nel testo e nello spirito delle narrazioni evangeliche dell’infanzia”, ha affermato.

“Questo dà al film un vantaggio sulle narrazioni che limitano la prospettiva a una lettura letterale dei testi e si basano su tradizioni di pietà per la presentazione visiva”, ha osservato.

“E’ stato anche notato che la sceneggiatura offre un importante background storico per comprendere la Palestina dell’epoca e come i personaggi siano stati influenzati dal loro ambiente e dall’oppressione delle autorità”, ha spiegato Malone.

“Il successo de ‘La Passione di Cristo’ e il fatto di aver compreso che esiste un pubblico per questo tipo di film religiosi è stato un incoraggiamento”, ha quindi osservato il critico.

“Il film interesserà il pubblico cristiano, che dovrebbe apprezzarlo – con la speranza che lo apprezzeranno anche i non cristiani”, ha concluso Malone.

La pellicola verrà presentata in numerosi Paesi il 1° dicembre.


http://www.zenit.org/article-9872?l=italian

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(3) MINISERIE LASACRA FAMILIA
«Una scelta 'coraggiosa, ai limiti del temerario', dice ancora Barbieri, se è vero che - come spiega la produttrice Lorraine de Selle du Real – la famiglia reale giordana ha chiesto una lettera ufficiale di autorizzazione al Vaticano: non volevano essere il primo Paese musulmano a fare un film anticristiano, tanto più perché siamo arrivati laggiù subito dopo il polverone sollevato dalle vignette su Maometto'.
Quella lettera, firmata da monsignor John Patrick Foley, presidente del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, è arrivata, e la produttrice ne mostra una copia, da cui legge testualmente: 'Il fatto che la storia si basi principalmente sui Vangeli apocrifi non sembra motivo di preoccupazione, visto che anche The Passion di Mel Gibson si rifaceva ai Vangeli apocrifi. (Mel Gibson si è basato per il suo film non sui Vangeli apocrifi, bensi' sui 4 Vangeli e sulle rivelazioni della Beata Caterina Emmerich n.d.e.)
Il Consiglio ha preso visione del copione e la lettura non ha evidenziato elementi offensivi verso il sentimento religioso cristiano'. Parole che rafforzano la serenità di De Rita, che si è avvalso anche di consulenti cattolici: 'Abbiamo cercato di toccare il sacro facendo noi stessi un percorso di fede', dice l'autore, che ha anche curato la sceneggiatura con Luigi Spagnol e Maria Grazia Saccà.
'La fonte sono sostanzialmente i Vangeli apocrifi, in particolare quelli dell'infanzia di Gesù.
Poco è inventato, e comunque è nato dall'approfondimento di quelle testimonianze.
L'interrogativo di partenza è stato: come si comportano un padre e una madre davanti a un figlio che è Dio? Resta una domanda vera, anche se forse abbiamo sbagliato le risposte'.
'Speriamo che su di noi non si abbattano i fulmini', scherza il regista Mertes» (a firma di Ester Barcella).

http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=1630¶metro=


http://groups.google.com/group/centro-anti-blasfemia?hl=it

giovedì 1 gennaio 2009

MARIA SS.MA MADRE DI DIO

01 Gennaio
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MARIA SS.MA MADRE DI DIO

(Solennità)



Madre di Dio (in greco Θεοτόκος; in latino Deipara o Dei genetrix) è un titolo che è stato dato a Maria nel 431 dal Concilio di Efeso attraverso la proclamazione di un dogma ed è una conseguenza della dottrina cristologica affermata dal concilio. Secondo il concilio Gesù Cristo, pur essendo sia Dio che uomo - come già diceva in precedenza il concilio di Nicea (325) -, è un'unica persona. Le due nature, divina e umana, sono inseparabili e perciò Maria può essere legittimamente chiamata Madre di Dio. La solennità di Maria s.ma Madre di Dio è la prima festa mariana comparsa nella Chiesa occidentale.

Il venerabile Paolo VI, volle, a partire dal 1967, che il 1° gennaio diventasse anche la Giornata Mondiale della Pace ; in questa occasione il Sommo Pontefice invia ai Capi delle Nazioni un messaggio che invita alla riflessione sul tema della Pace.



Dall’omelia del Santo Padre Benedetto XVI - Basilica Vaticana, 1° gennaio 2008 :



Cari fratelli e sorelle!

Iniziamo quest’oggi un nuovo anno e ci prende per mano la speranza cristiana; lo iniziamo invocando su di esso la benedizione divina ed implorando, per intercessione di Maria, Madre di Dio, il dono della pace: per le nostre famiglie, per le nostre città, per il mondo intero...

Nella prima Lettura, tratta dal Libro dei Numeri, abbiamo ascoltato l’invocazione: "Il Signore ti conceda pace" (6,26); il Signore doni pace a ciascuno di voi, alle vostre famiglie, al mondo intero. Tutti aspiriamo a vivere nella pace, ma la pace vera, quella annunciata dagli angeli nella notte di Natale, non è semplice conquista dell’uomo o frutto di accordi politici; è innanzitutto dono divino da implorare costantemente e, allo stesso tempo, impegno da portare avanti con pazienza restando sempre docili ai comandi del Signore...

Il nostro pensiero si volge ora naturalmente alla Madonna, che oggi invochiamo come Madre di Dio. Fu il Papa Paolo VI a trasferire al primo gennaio la festa della Divina Maternità di Maria, che un tempo cadeva l’11 di ottobre. Prima infatti della riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II, nel primo giorno dell’anno si celebrava la memoria della circoncisione di Gesù nell’ottavo giorno dopo la sua nascita - come segno della sottomissione alla legge, il suo inserimento ufficiale nel popolo eletto - e la domenica seguente si celebrava la festa del nome di Gesù. Di queste ricorrenze scorgiamo qualche traccia nella pagina evangelica che è stata poco fa proclamata, in cui san Luca riferisce che otto giorni dopo la nascita il Bambino venne circonciso e gli fu posto il nome di Gesù, "come era stato chiamato dall’angelo prima di essere concepito nel grembo della madre" (Lc 2,21). Quella odierna pertanto, oltre che essere una quanto mai significativa festa mariana, conserva pure un contenuto fortemente cristologico, perché, potremmo dire, prima della Madre, riguarda proprio il Figlio, Gesù vero Dio e vero Uomo.

Al mistero della divina maternità di Maria, la Theotokos, fa riferimento l’apostolo Paolo nella Lettera ai Galati. "Quando venne la pienezza del tempo, - egli scrive - Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge" (4,4). In poche parole troviamo sintetizzati il mistero dell’incarnazione del Verbo eterno e la divina maternità di Maria: il grande privilegio della Vergine sta proprio nell’essere Madre del Figlio che è Dio. A otto giorni dal Natale trova pertanto la sua più logica e giusta collocazione questa festa mariana. Infatti, nella notte di Betlemme, quando "diede alla luce il suo figlio primogenito" (Lc 2,7), si compirono le profezie concernenti il Messia. "Una Vergine concepirà e partorirà un figlio", aveva preannunciato Isaia (7,14); "ecco concepirai nel seno e partorirai un figlio", disse a Maria l’angelo Gabriele (Lc 1,31); e ancora un angelo del Signore - narra l’evangelista Matteo -, apparendo in sogno a Giuseppe, lo rassicurò dicendogli: "non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quello che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio"(Mt 1,20-21).

Il titolo di Madre di Dio è il fondamento di tutti gli altri titoli con cui la Madonna è stata venerata e continua ad essere invocata di generazione in generazione, in Oriente e in Occidente. Al mistero della sua divina maternità fanno riferimento tanti inni e tante preghiere della tradizione cristiana, come ad esempio un’antifona mariana del tempo natalizio, l’Alma Redemptoris mater con la quale così preghiamo: "Tu quae genuisti, natura mirante, tuum sanctum Genitorem, Virgo prius ac posterius – Tu, nello stupore di tutto il creato, hai generato il tuo Creatore, Madre sempre vergine".

Cari fratelli e sorelle, contempliamo quest’oggi Maria, madre sempre vergine del Figlio unigenito del Padre; impariamo da Lei ad accogliere il Bambino che per noi è nato a Betlemme. Se nel Bimbo nato da Lei riconosciamo il Figlio eterno di Dio e lo accogliamo come il nostro unico Salvatore, possiamo essere detti e lo siamo realmente figli di Dio: figli nel Figlio. Scrive l’Apostolo: "Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l’adozione a figli" (Gal 4,4).

L’evangelista Luca ripete più volte che la Madonna meditava silenziosa su questi eventi straordinari nei quali Iddio l’aveva coinvolta. Lo abbiamo ascoltato anche nel breve brano evangelico che quest’oggi la liturgia ci ripropone. "Maria serbava queste cose meditandole nel suo cuore" (Lc 2,19). Il verbo greco usato "sumbállousa" letteralmente significa "mettere insieme" e fa pensare a un mistero grande da scoprire poco a poco. Il Bambino che vagisce nella mangiatoia, pur apparentemente simile a tutti i bimbi del mondo, è al tempo stesso del tutto differente: è il Figlio di Dio, è Dio, vero Dio e vero uomo. Questo mistero – l’incarnazione del Verbo e la divina maternità di Maria – è grande e certamente non facile da comprendere con la sola umana intelligenza.



...Cari fratelli e sorelle, solo conservando nel cuore, mettendo cioè insieme e trovando un’unità di tutto ciò che viviamo, possiamo addentrarci, seguendo Maria, nel mistero di un Dio che per amore si è fatto uomo e ci chiama a seguirlo sulla strada dell’amore; amore da tradurre ogni giorno in un generoso servizio ai fratelli. Possa il nuovo anno, che oggi fiduciosi iniziamo, essere un tempo nel quale avanzare in quella conoscenza del cuore, che è la sapienza dei santi. Preghiamo perché, come abbiamo ascoltato nella prima Lettura, il Signore "faccia brillare il suo volto" su di noi, ci "sia propizio" (cfr Nm 6,24-27), e ci benedica. Possiamo esserne certi: se non ci stanchiamo di ricercare il suo volto, se non cediamo alla tentazione dello scoraggiamento e del dubbio, se pur fra le tante difficoltà che incontriamo restiamo sempre ancorati a Lui, sperimenteremo la potenza del suo amore e della sua misericordia. Il fragile Bambino che la Vergine quest’oggi mostra al mondo, ci renda operatori di pace, testimoni di Lui, Principe della pace. Amen!



© Copyright 2008 - Libreria Editrice Vaticana



FELICE ANNO 2009 A TUTTI !!!




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