VERITA' E FALSITA' NELLE APPARIZIONI MARIANE E ARTICOLI SULLA BEATA VERGINE MARIA.

martedì 23 aprile 2019

AVVENTO 12: GESU' NACQUE A BETLEMME VERAMENTE

https://sites.google.com/site/mariadinazarethsemprebeata/home/avvento-12-gesu-nacque-a-betlemme-veramente


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GESU' NACQUE A  BETLEMME

Quasi in ogni pagina del Vangelo ci imbattiamo in personaggi che si chiedono qualcosa su Gesù: da dove viene, come mai insegna con tanta autorità, da dove deriva il suo potere, perché fa miracoli, perché sembra opporsi alle tradizioni, perché le autorità lo respingono. Sono domande che si fecero allora e si sono continuate a fare lungo i secoli. A queste domande se ne sono aggiunte altre sul Gesù storico: che lingua parlava, che rapporto aveva con Qumran, è esistito davvero Ponzio Pilato?
San Matteo dice che Gesù nacque a “Betlemme di Giuda al tempo del Re Erode” (cfr. Mt 2, 1; 2,5.6.8.16) e così san Luca (Lc 2,4.15). Nel quarto vangelo c’è un riferimento indiretto, nel contesto di una discussione a proposito dell’identità di Gesù: “All’udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano: «Questi è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Questi è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice forse la Scrittura che il Cristo verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide?» (Gv 7, 40-42).
Impiegando l’ironia, procedimento adoperato anche in altre occasioni (cfr. Gv 3,12; 4,12; 6,42; 9, 40-41) il quarto evangelista prova che Gesù è il Messia e che nacque a Betlemme, proprio utilizzando le affermazioni dei suoi oppositori.
Per più di 1900 anni, questo fu un dato di conoscenza mai messo in discussione. Invece qualche studioso, nel XIX secolo, sottolineando che in tutto il Nuovo Testamento Gesù è conosciuto come il “Nazareno” (colui che è o proviene da Nazaret), attribuivano ad un’invenzione di Matteo e Luca il riferimento a Betlemme, con l’intenzione di rivestirne la figura di una delle caratteristiche del futuro Messia: essere discendente di Davide e nascere a Betlemme. Tale argomentazione in sé non prova nulla: nel primo secolo si dicevano tante cose sul futuro Messia, che non si ritrovano in Gesù, e non sembra che nascere a Betlemme fosse considerata una prova decisiva. Piuttosto vale il ragionamento inverso: gli evangelisti che sapevano che Gesù era cresciuto a Nazaret, e che era nato a Betlemme, scoprono nei testi dell’Antico Testamento che queste erano circostanze attribuite al Messia che sarebbe venuto.
Tutte le testimonianze della tradizione confermano i dati evangelici. Giustino, nato in Palestina intorno all’anno 100 d.C., afferma che Gesù nacque in una grotta vicino a Betlemme (Dialogo con Trifone 78), Origene lo conferma (Contro Celso 1, 51). I vangeli apocrifi riferiscono lo stesso dato (Protovangelo di Giacomo 20; Vangelo arabo dell’infanzia 2 ; Pseudo-Matteo 13).
Si può quindi affermare, secondo il parere comune degli studiosi, che al momento attuale non esistono motivi significativi per una posizione diversa da ciò che dicono i Vangeli e che ci è stato tramandato: Gesù nacque a Betlemme di Giuda al tempo del re Erode.
Quanto al luogo determinato in cui Gesù nacque a Betlemme, Luca riferisce che Maria, dopo aver dato alla luce suo figlio, “lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio”(Lc 2,7). La “mangiatoia” è segno che nel luogo dove nacque Gesù si custodiva del bestiame. Luca aggiunge che il bambino nella mangiatoia sarà il segnale dato ai pastori per riconoscere che in quel luogo è nato il Salvatore (Lc 2,12.16). La parola greca che l’evangelista impiega è katàlyma: l’abitazione spaziosa delle case, che poteva servire da salone o camera di ospiti. Nel Nuovo Testamento questo termine si utilizza altre due volte (Lc 22,11 e Mc 14,14) per indicare la sala dove Gesù celebrò l’ultima cena con i suoi discepoli. Probabilmente, l’evangelista voleva evidenziare con le sue parole che il luogo non permetteva di preservare l’intimità dell’avvenimento.
https://opusdei.org/it-it/article/4-gesu-nacque-a-betlemme-o-a-nazaret/?fbclid=IwAR2Icn8Wl36kp3_PfN4RC3A7qRPkCcM9vPfTLZkU2C8spMrhiiqUEnHiFEM
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IL LUOGO SICURO DELLA NASCITA DI GESU'

PADRE CLAUDIO BOTTINI ofm
Decano emerito - Studium Biblicum Franciscanum

Il luogo santo di Betlemme, la Basilica che sorge sulla grotta venerata come la grotta dove Gesu’ e’ nato da Maria ha un’ attestazione letteraria, storica, devozionale, monumetale di assoluta certezza.

Le prime testimonianze letterarie, oltre al Vangelo di San Luca, e al Vangelo di San Matteo, risalgono niente meno al 150-160 quando San Giustino di Nablus, quindi di questa terra, scrive:

“...siccome Giuseppe non pote’ prendere alloggio nel villaggio, occupo’ la grotta assai vicina a Betlemme e mentre erano la’ Maria dette alla luce Cristo e l’adagio’ nella mangiatoia dove lo trovarono i Magi venuti dall’Arabia”.

Meno di 100 anno dopo, Origene, che probabilmente e’ stato anche qui a Bertlemme diceva:

“A proposito della nascita di Gesu’, se qualcuno dopo il vaticinio di Michea e la scritta nel vangelo dai discepoli di Gesu’, desidera altre prove sappia che oltra a quello raccontato nel vangelo sulla di lui nascita, si mostra a Betlemme la grotta nella quale e’ nato e nella grotta la magiatotia dove fu avvolto da fasce. E quello che si mostra e’ cosi conosciuto in questi luoghi che anche gli estranei alla nostra fede sanno come Gesu’ - che i cristiani adorano ed ammirano - e’ nato in una grotta”.

Queste due testimonianze cosi venerabili e antiche sono seguite da ininterrotte testimonianze.
Dal IV secolo qui viene costruita una basilica, nel VI secolo ingrandita: laprima ad opera di Costantino, la seconda nel sesto secolo ad opera di Giustiniano. E da allora in poi nessuno ha messo in dubbio questa tradizione. Chi si immagina una Betlemme in Galilea si appoggia semplicemente su delle ipotesi puramente aleatorie.

I monumenti sopratutto guaradti dall’esterno non danno l’idea della belelzza e anche della suggestione ma se si scende nel cuore della Basilica sia nella grotta della Nativita’ come nelle grotte intorno si percepisce quale poteva essere la struttura antica. Del resto gli scavi archeolgici i sondaggi seguiti in diverse stagioni, anche in epoche piu’ recenti, piu’ vicine a noi dimostrano che la tradizione letteraraia, la tradizione della devozione cristiana e’ solidamente fondata.
Quindi siamo veramente sul posto che da sempre e’ venerato come il luogo della nativita’ di Gesu’.

http://it.custodia.org/default.asp?id=4&id_n=22360&fbclid=IwAR0F883yztMIyG4_4E-ncsCz4uIsnRmLOjJf7rLxeO93BFkSHiBCZbGuKPc

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LA CHIESA DELLA NATIVITA' DI BETLEMME IL LUOGO SANTO DOVE NACQUE GESU'


Editor di ChurchPOP - Dic 6, 2018

BASILICA DELLA NATIVITA'

I vangeli ci dicono che Gesù nacque in una grotta a Betlemme “perché non c’era posto per loro nell’albergo” (Luca 2, 7). Lì nostro Signore fu avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia.
Commissionato nel corso dell’anno 327 dal primo imperatore romano cristiano, Costantino e sua madre Elena, la chiesa è stata costruita sopra la grotta, conosciuta anche come “il pozzo” dove la Vergine Maria diede alla luce Gesù.
L’autenticità del sito si basa sugli scritti dell’apologeta cristiano Giustino Martire (100-165), in cui si afferma che la Sacra Famiglia si rifugiò in una grotta al di fuori di Betlemme.
Tale storicità ci viene confermata anche dal teologo e filosofo greco antico Origene in questo breve scritto:
“Se qualcuno richiedesse ancora nuovi argomenti per convincersi che Gesù è nato a Betlemme, secondo la profezia di Michea e secondo la storia scritta dai discepoli di Gesù nei vangeli, rifletta come, conformemente alla narrazione evangelica della nascita, viene mostrata la grotta di Betlemme dove è nato, e, nella grotta, una mangiatoia dove fu deposto. E tutto questo è noto, in quei luoghi, anche a coloro che sono estranei alla fede: che in quella grotta ha veduto la luce colui che è adorato e ammirato dai cristiani.” ( Contro Celsum , libro I, capitolo LI)
Questa basilica, la basilica completa più antica del mondo è sopravvissuta per secoli a guerre, ribellioni e riforme.
La chiesa originaria fu costruita nel 330 da Costantino e fu distrutta probabilmente durante la rivolta samaritana del 529. L’imperatore bizantino Giustiniano volle ricostruire l’edificio attuale, molto più grande, che è quello che vediamo oggi.
In questa occasione fu realizzato un mosaico sul timpano maggiore, decorato con l’immagine dei Magi in costumi persiani, iconografia frequentemente riprodotta soprattutto dopo la Pace costantiniana a simboleggiare la regalità del Cristo. Questa particolare scena di sapore orientale tornò utile quando, con l’invasione capeggiata da Cosroe II nel 614, la basilica fu preservata dalla distruzione a causa della visione del mosaico, che intimorì le armate persiane.
Tuttavia, durante gli ultimi califfati, i cristiani subirono forti persecuzioni e molti luoghi in Terra Santa andarono distrutti. La Chiesa della Natività fu di nuovo risparmiata, forse per il suo significato come luogo di nascita di Cristo, che i musulmani considerano un importante profeta, e per il fatto che all’interno della chiesa vi fosse una moschea.
Il momento più bello della visita della Chiesa della Natività è quello della visita alla Grotta dove nacque Gesù. I pellegrini fanno la fila per toccare una stella su cui vi sono incise le parole: “Hic de Virgine Maria Iesus Christus natus est” , che segna il luogo in cui Gesù è nato.
Questo luogo santo viene amministrato da Cattolici, Greco-Ortodossi, dalla Chiesa Apostolica Armena e dalla Chiesa Ortodossa Siriana.
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Editor di ChurchPOP - Dic 6, 2018
https://it.churchpop.com/la-chiesa-della-nativita-di-betlemme-il-luogo-santo-dove-nacque-gesu/?fbclid=IwAR24pYsShSIxD-1ReLYXwtqRVEudyhXZkvfwMcScbJR6pKYrGogFFXZRTZw
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Acura di GESU' NELLA STORIA







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